Milan, la reazione della società nel post derby: cos’ha fatto Pioli a Milanello. I rossoneri si leccano le ferite dopo i cinque gol incassati sabato
Un derby perso, soprattutto dopo aver incassato cinque gol, non può che lasciare un cumulo di macerie. E il giorno dopo una sconfitta di queste dimensioni non c’è molto da fare, se non riflettere tutti insieme e cercare di ripartire subito riuscendo ad attutire gli effetti di un simile tsunami. È quello che sta cercando fare il Milan reduce dal pesantissimo 5-1 incassato nella stracittadina per mano di un’Inter a dir poco stellare. A Milanello il day after è un mix di sensazioni e di stati d’animo contrapposti: la rabbia e l’amarezza da un lato ripensando a sabato, la speranza e una rinnovata fiducia dall’altro in vista dell’atteso esordio in Champions League contro il Newcastle.
Mentre una parte della tifoseria, soprattutto quella che si fa largo sui social, spinge per un improbabile e surreale esonero di Stefano Pioli, la società fa quadrato intorno alla squadra a protezione di giocatori e tecnico. La dirigenza considera un grave passaggio a vuoto il tracollo nel derby, ma non certo il fallimento anticipato di un progetto nuovo di zecca che ha bisogno di tempo per andare a pieno regime. La stagione è appena iniziata e c’è tutto il tempo per riagganciare la vetta della classifica.
Milan, la società fa quadrato: i tifosi insorgono ma Pioli non si tocca
Dal canto suo Pioli ha diretto l’allenamento del giorno dopo, dividendo il gruppo fra chi ha giocato questo derby da dimenticare in fretta e chi invece non è stato utilizzato. L’umore per ovvie ragioni non poteva essere il migliore. All’interno dello spogliatoio prevale il dispiacere soprattutto pensando ai tifosi che hanno dovuto incassare i pesanti sfottò della tifoseria rivale. Ma al tempo stesso sia i giocatori che il tecnico sono consapevoli che bisogna guardare avanti, con l’obbligo tassativo di voltare pagina analizzando gli errori e senza cadere nella tentazione di buttare via tutto.
È dunque fondamentale concentrarsi da subito sulla sfida di Champions League contro gli inglesi del Newcastle: i Magpies, in cui giocherà il grande ex Sandro Tonali, sono la mina vagante di un girone equilibrato e difficile in cui non esiste un vero e proprio favorito. Il Paris Saint Germain di Luis Enrique è sulla carta la squadra più forte ma non sembra ancora aver assimilato i dettami del nuovo tecnico, Borussia Dortmund e Newcastle sono ampiamente alla portata di Leao e compagni.
