Archiviata la giornata di campionato è già tempo di Champions League, tra chi si lecca le ferite e chi vuole confermare il trend positivo.
La quarta giornata di campionato ha espresso delle sentenze piuttosto nette e alla fine della fiera l’unica che arriva al primo esame europeo sicura del suo valore è l’Inter di Simone Inzaghi. I nerazzurri hanno schiantato il Milan nel derby e godono di un momento di fiducia e forza che al momento appaiono inscalfibili. Trovarsi di fronte la Real Sociedad, undicesima e reduce da una sconfitta col Real Madrid, darà modo anche di fare qualche cambio. Uno su tutti potrebbe essere Frattesi al posto di Mkhitaryan.
Se da un lato c’è un’Inter al settimo cielo, dall’altra invece c’è un Milan che in un colpo solo rischia di risprofondare nell’inferno delle sue incertezze. Anche perché i nodi che sono venuti drammaticamente al pettine sabato non sono neanche tutti. Pioli e i tifosi infatti potrebbero già tastare con mano quanto l’appariscente campagna acquisti estiva sia in realtà piena di falle. Va considerato infatti se sia il caso di schierare Giroud, tornato già acciaccato dalla nazionale, così come mettere in preventivo che Hernandez si troverà alla quarta partita di seguito senza un adeguato ricambio. C’è poi l’aspetto morale, non vincere contro un Newcastle anch’esso in difficoltà, che ha iniziato la stagione con 2 vittorie e 3 sconfitte, potrebbe seriamente dare il via ad un trend negativo ed infondere sfiducia ad un ambiente che sa fare bene solo quando c’è entusiasmo.
Napoli e Lazio alla ricerca di loro stesse
Nel ricchissimo turno di Serie A in programma sabato sono scese in campo anche la Lazio ed il Napoli. La sconfitta dei biancocelesti a Torino è viziata dalla polemica sul primo gol, ma i campanelli d’allarme per Sarri ci sono. La Lazio ha dimostrato a Napoli di saper e poter fare grandi prestazioni attendendo l’avversario e distendendosi repentinamente in verticale, ma forse l’Atletico Madrid di Simeone, reduce da una pesante sconfitta (3:0 col Valencia) e che non è esattamente un “giochista”, potrebbe non essere l’avversario ideale. La differenza di tasso tecnico in campo deve imporre attenzione ai romani e in questo caso la scoppola presa dalla Juve potrebbe servire da monito.
È già tempo di verifiche ed esami anche per il Napoli che, chiamato a cancellare la brutta sconfitta casalinga contro la Lazio, non convince e rischia ancora di perdere anche al Marassi, dove per poco il Genoa già riacciuffato dal vantaggio di 2:0, non riesce per un soffio nello sgambetto finale ai campioni d’Italia. La convinzione generale è che anche senza Spalletti il vero Napoli non possa essere questo, ma per evitare “l’effetto Milan” dello scorso anno serve ritrovare freschezza e idee attraverso gli uomini migliori, ecco perché a Braga Garcia si presenterà con Osimhen, Kvaratskhelia e Raspadori. Serve una vittoria, possibilmente larga, soprattutto per ricordare agli stessi giocatori di cosa erano capaci pochi mesi fa.