Il patron non riusciva a credere ai suoi occhi quando ha visto quanto accaduto a Torino, ma nel mirino non solo l’Aia
“Svegliatevi e riprendetevi immediatamente, altrimenti mi arrabbio sul serio…“. Tuona il presidente Claudio Lotito. E’ furioso con quanto avvenuto a Torino contro la Juve per alcune decisioni arbitrali che si sono aggiunte ad altre in precedenza, ma è anche arrabbiato, e neanche poco, con la squadra. E’ stato lui, il presidente in persona, a chiamare il direttore sportivo Fabiani a fine partita e a ordinare il silenzio stampa a tutti i tesserati. Non ha accettato alcune decisioni arbitrali, ma allo stesso tempo nemmeno l’atteggiamento iniziale dei suoi giocatori. Anzi, più passavano le ore, più la rabbia montava contro i giocatori.
E così ha detto a tutti di tenere le bocche cucite e di pensare alla sfida con l’Atletico Madrid che, a suo dire, si potrà anche perdere, considerato il blasone dell’avversario, ma vuole vedere una squadra che dà l’anima e corre per tutti i novanta minuti, con una fame e una voglia mai vista. E’ questo che l’ha fatto sobbalzare, al di là degli episodi legati all’arbitro. E’ stato l’atteggiamento iniziale, ovvero di una squadra che sembrava affrontasse una partita come tante altre, soprattutto osservando il piglio e la fame che avevano Chiesa e compagni. E’ questo che non è riuscito a mandare giù ed è per questo che ha detto a tutti di restare in silenzio perché non voleva assolutamente fomentare la rabbia per gli episodi che rischiavano di essere un alibi.
Episodi intolleranti ma il patron non ha accettato l’approccio della squadra
Dall’euforia per la bella vittoria di Napoli al silenzio totale e di rabbia per la sconfitta di Torino con la Juventus. Si può perdere, soprattutto in casa della Juve, ma non così, non senza lottare o dare una prova o un cenno di riscatto e di voglia di provarci. E’ questo che ha mandato su tutte le furie il presidente della Lazio che non ha gradito, non tanto la palla di McKennie sulla linea laterale, quanto il fallo su Immobile poco prima o quello di Gatti su Luis Alberto non visto dall’arbitro e tante altre cose, come il rigore netto non concesso su Zaccagni col Genoa. Insomma, tante cose che si sommano e si ripetono dall’avvio della stagione. Ma, dice lui, a “quelle cose ci penso io, voi dovete entrare in campo come i leoni“, il concetto che vorrebbe vedere espresso dalla squadra, Claudio Lotito .
Lotito non accetta che la sconfitta con la Juve sia per colpa degli arbitri. Sa che qualcosa non è andato per il verso giusto con i direttori di gara, ma sa bene che contro la Juventus l’intera fase difensiva è stata da dimenticare, con difensori troppo molli e poco aggressivi e di tutti i movimenti della squadra. La passata stagione segnare alla Lazio era un’impresa, adesso dopo appena quattro giornate è diventato troppo semplice, con ben 7 reti incassate in quattro partite, 3 sconfitte e solo 3 punti in classifica. Ed è opportuno ripartire di slancio perché all’Olimpico arriva l’Atletico Madrid per l’esordio in Champions mentre sabato prossimo c’è il Monza all’Olimpico. E Lotito vuole l’inversione di tendenza. Altrimenti sono guai per tutti. L’ha promesso il presidente.