Serie A, dalla panchina nessuno come Napoli e Inter: il dato fa sorridere anche Pioli

Serie A, nessuno come Napoli ed Inter per il valore delle panchine: anche Pioli può sorridere, chi sono i sostituti già decisivi

La sosta per le nazionali è ormai agli archivi, le selezioni torneranno in campo tra circa un mese e fino ad allora sarà un vero e proprio tour de force soprattutto per i club impegnati nelle coppe europee. Sette gare in circa 22 giorni vuol dire mettere a dura prova tutte le squadre e, giocoforza, sfruttare le panchine e le rose lunghe a disposizione.

Indicativi, seppur trattasi di dati assolutamente parziali, i dati relativi alle sostituzioni; i cinque cambi, soprattutto per le formazioni più attrezzate, sono quasi una manna dal cielo, perché permettono quasi di rivoltare le squadre come un calzino. E chi ne approfitta più di tutti tra le grandi – o, almeno, così è accaduto nelle prime tre giornate – è stato José Mourinho, con il primo cambio in media dopo circa 47′.

Alle spalle del lusitano, Gasperini che aspetta il 55′ per il primo cambio, due minuti prima di Rudi Garcia ed Allegri; all’ora di gioco si attiva Italiano, così come Sarri (61′). I “ritardatari”, fin qui sono stati i due tecnici meneghini; Inzaghi è intervenuto al 65′ fin qui, addirittura ha aspettato il 68′ Pioli.

Panchine lunghe, i “sostituti” già decisivi fin qui

Quale allenatore è il più “fortunato” dal punto di vista di valore delle riserve? In tal senso, nessuno è come Rudi Garcia; da Raspadori a Simeone, solo per limitarsi all’attacco, fino a Lindstrom, il francese ha un valore della panchina pari a 153 milioni di euro, un vero e proprio arsenale.

Cambi panchina
Kvaratskhelia decisivo contro il Sassuolo entrando dalla panchina (Ansa Foto) – Tvplay

In casa Inter, in attesa di diventare titolare, Inzaghi dispone di Pavard, ma anche Frattesi e Carlos Augusto, mentre in attacco se la “Thu-La” sembra intoccabile, Sanchez ed Arnautovic sono due bocche di fuoco mica male. Passando all’altra sponda del Naviglio, Pioli può ora contare su Musah, Chukwueze ed Okafor pronti a debuttare in A. E pure Sarri, da sempre abituato alle rose “corte”, ha ora disponibilità di scelta sia in mediana, con Rovella e Kamada che in attacco, con Castellanos vice Immobile, mentre la Fiorentina può contare su Maxime Lopez come vice Arthur e su Beltran al momento alternativa a Nzola.

Già nelle prime tre giornate, peraltro, dalla panchina sono nate azioni e gol pesantissimi; il Torino ha battuto il Genoa con un’azione sull’asse Ilic-Radonjic, entrambi subentrati, così come Di Francesco con il Lecce contro la Lazio all’esordio. In casa Atalanta decisivi gli ingressi di De Ketelaere e Zortea contro il Sassuolo e contro i neroverdi si è messo in luce anche Kvaratskhelia, all’esordio in campionato da subentrato. Assist vincente come quelli di Cuadrado ed Arnautovic con la maglia dell’Inter.

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