“Sorpreso dalla positività di Pogba”: l’annuncio spiazza tutti. Il centrocampista francese della Juventus in seguito a un test è risultato positivo al testosterone
Paul Pogba ha richiesto le controanalisi. Il centrocampista francese della Juventus, trovato positivo al testosterone dopo un test effettuato al termine della sfida della Dacia Arena vinta 3-0 dalla squadra di Allegri, non vuole passare per uno che ha tentato di barare violando le regole e cercando di farla franca. Ma la notizia, per molti aspetti sconvolgente, della sua positività riscontrata all’ormone maschile della crescita, ha messo in cattiva luce l’ex stella della Nazionale francese campione del mondo del 2018. Pogba ora attende riscontri dall’esito delle controanalisi che secondo gli esperti del settore non darà risultati diversi dal primo test.
Per affrontare nei dettagli questa vicenda dai risvolti ancora parzialmente incerti, è intervenuto ai microfoni di TvPlay il dottor Walter Della Frera attuale membro della commissione Antidoping della FIGC le cui dichiarazioni sono destinate a far discutere da qui ai prossimi giorni. Per cominciare, Della Frera chiarisce il significato delle controanalisi: “Si tratta di un esame di certezza. Al momento dell’antidoping vengono raccolti due barattoli di urina: il campione A ed il campione B. Se il campione A risulta positivo, allora si può chiedere la controanalisi del campione B. A mia memoria, le controanalisi non hanno mai annullato la prima analisi“.
L’annuncio della commissione Antidoping lascia i tifosi senza parole: “Sorpreso da Pogba”
Le speranze del Polpo sono dunque pari a zero, o comunque ridotte al lumicino. Questo non vuol dire però che il giocatore non abbia diritto a difendere la sua posizione: “Il laboratorio di Roma è uno dei migliori al mondo ed è diritto del calciatore, ovviamente, verificare se ci siano stati degli errori del laboratorio stesso. Se dovesse essere confermata la positività, allora partirà la denuncia da parte del Tribunale. La tempistica è di solito di una quindicina di giorni, almeno che non ci siano delle procedure urgenti“.
Pogba a questo punto corre seriamente il rischio di una lunga squalifica, un’eventualità che il dottor Della Frera conferma in toto: “Sono molto sorpreso da quanto accaduto a Pogba. Rischia due anni di squalifica? Sì, poi ci potrebbe essere anche una pena minore. È assurdo che una cosa del genere accada nel 2023, visto che il testosterone non è una sostanza non di poco conto. E’ assurdo che calciatore non parli con il proprio staff tecnico“.