Portanova continua a condurre la propria battaglia personale per far sì che gli venga permesso di continuare a giocare.
Quante difficoltà da superare e quanti ostacoli ancora da scavalcare per Manolo Portanova che ormai, da mesi continua a combattere la sua battaglia personale. Problematiche derivate da un qualcosa accaduto da maggio di due anni fa e che, con il passar dei mesi, anche la giustizia sportiva, ha provato ad intromettersi. Una condanna per violenza sessuale per cui il Tribunale Nazionale della Federcalcio si era dichiarato subito incompetente sul caso del giocatore.
Non fu dello stesso avviso la Procura della FIGC che decise di deferire subito il calciatore, facendo così iniziare subito un ulteriore calvario e un’altra lotta da fare oltre a quella giudiziaria. Perché quella calcistica, Portanova voleva vincerla a tutti i costi e voleva giocare assolutamente a calcio ed ha lottato fino alla fine affinché riuscisse a dimostrare tutti i suoi diritti da calciatore professionista.
Portanova può giocare in Serie B
Alla fine, dopo una lunga ed estenuante battaglia, l’ex calciatore di Genoa e Juventus è riuscito a vincere. Secondo quanto viene riportato da ‘Tuttomercatoweb’, Manolo Portanova è sin da subito un calciatore arruolabile della Reggiana. Ebbene sì, il calciatore ha vinto il processo d’appello contro la Giustizia Sportiva. Il motivo di tale successo? C’era un vizio di forma circa la possibile squalifica che era giunta al susseguirsi alla condanna di sei anni di reclusione in primo grado della Giustizia Ordinaria.
Dunque, confermate le sensazioni positive dell’avvocato difensore del calciatore, Flavia Tortorella, ed ora Portanova potrà dedicarsi unicamente a giocare in Serie B senza alcun problema e senza più alcuna ripercussione dal punto di vista federale perché ormai il dado è tratto. La giustizia sportiva, in questo caso, ha dovuto fare un passo indietro e il classe 2000 potrà riprendere così la propria carriere professionale, concentrandosi solo su ciò che succederà fuori.
