L’ex talento del Milan, che ha lasciato buoni ricordi in maglia rossonera, ha rilasciato alcune dichiarazioni pesanti: ecco cos’ha detto.
E’ diventato un calciatore di cruciale importanza per il Siviglia. Jesús Joaquín Fernández Sáez de la Torre, o meglio detto Suso, si sta prendendo la sua rivincita dopo essere stato lasciato partire dal Milan ormai tre stagioni fa. Oltre 150 partite in rossonero, con 24 reti e 36 assist, specialità della casa del mancino Andaluso, prima di tornare a casa e prendersi finalmente la scena con la maglia del Siviglia. Suo, ad esempio, il gol che ha permesso ai Rojiblancos di pareggiare il risultato nella semifinale di Europa League giocata contro la Juventus.
In ogni caso Suso ha comunque lasciato buoni ricordi nella sua esperienza italiana. Quel Milan non può di certo essere comparato a quello odierno, ma proprio lo spagnolo si era contraddistinto per essere tra i migliori interpreti di una formazione all’epoca avara di talenti e di calciatori in grado di scombinare gli equilibri. Il classe ’93, tornato poi in Spagna al Siviglia, ha dimostrato di essere un profilo di buon livello, prendendosi sulle spalle una squadra capace di vincere per l’ennesima volta l’Europa League.
Siviglia, la dichiarazione clamorosa dell’ex Milan
Il momento peggiore della recente avventura del Siviglia è senza dubbio stato lo scorso anno. Sì perché partita con ambizioni da Europa, la formazione Andalusa si è ben presto trovata risucchiata in un vortice di difficoltà che l’hanno trascinata nei bassifondi della classifica, per poi risalire la china grazie alla cura Mendilibar. Per lunghe settimane i Rojiblancos hanno dovuto addirittura lottare per la salvezza, cercando di allontanare le posizioni più pericolose. Artefice, o meglio, responsabile di questo declino è stato anche Jorge Sampaoli, che ha lasciato il timone con il Siviglia bloccato al 14esimo posto.
Ricordando proprio quei momenti, Suso ha voluto parlare della sua esperienza negativa con l’allenatore argentino, rilasciando alcune dichiarazioni piuttosto clamorose. “L’allenatore peggiore che ho avuto? Sampaoli. A dicembre ho parlato con Monchi e mi ha detto: ‘Suso, che facciamo?’ Ero appena rientrato dall’infortunio alla caviglia. La cosa facile era dire che sarei partito, cercando di prendere ritmo in un’altra squadra. Ma gli dico che durerò più di Sampaoli e che finirò per giocare. Lui disse che se volevo giocare a destra dovevo correre di più. Sono punti di vista, non a tutti piace la stessa cosa. Abbiamo parlato e io gli ho detto che non mi aveva fatto piacere”.