La formazione biancoceleste si prepara alla sfida con la Juve, cil tecnico laziale che prepara il colpaccio
Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco, amava dire spesso e volentieri Giovanni Trapattoni prima delle sfide importanti. Era un leitmotiv soprattutto quando allenava in nazionale, ma, nonostante siano distanti anni luce per modo di vedere il calcio e per come giocarlo, è un detto che ama ripetere tanto in questi giorni a Formello anche Maurizio Sarri. Ha potuto lavorare con diversi giocatori, non la totalità, ma con quelli a cui doveva e voleva insegnare la sua dottrina.
Tra questo mancava Kamada, ma c’erano Guendonzi e Isaksen a cui il tecnico ha insegnato diverse cose, soprattutto nei movimenti e nello stare in campo durante la fase di non possesso palla, anche perché a quella ci tiene parecchio e ci tiene talmente tanto che i suoi giocatori devono sapersi prima muovere senza palla che con la palla. Basta chiedere a Luis Alberto che in un anno e mezzo ormai riesce a fare entrambe le cose con altrettanta efficacia, pur non essendo un corridore. E l’allenatore, quando lo vede correre in mezzo al campo, anche con una certa eleganza, lo prende come esempio da mostrare agli altri.
Formazione tipo ma occhio alle sorprese in mezzo
Ed è proprio lo spagnolo a guidare il gruppo e fare il leader proprio per far vedere come si fa. E a guardarlo con ammirazione, strano a dirsi quasi, è l’ultimo arrivato Guendonzi. I due chiacchierano di continuo, tanto sono anche simili, soprattutto nel carattere, espansivi quel tanto che basta, lo spagnolo incanta in campo, il francese corre dappertutto. E guarda caso, l’ex del Marsiglia è il grande sogno proibito di Maurizio Sarri in mezzo al campo proprio con la Juventus. Al tecnico quei venti minuti scarsi col Napoli l’hanno impressionato e anche per questo a Formello ha insistito tanto per spiegare la sua dottrina a questo ragazzone francese che con la sua forza e gamba potrebbe fare la differenza.
Per il resto della formazione è pressoché lo stesso di Napoli, con questo unico dubbio lì in mezzo. A Formello, comunque, sono tutti pronti e in gruppo tranne Zaccagni, utilizzato da Spalletti contro l’Ucraina. La bella sorpresa è che in infermeria non c’è nessuno e poi sono tornati gli otto nazionali. Hysaj e Marusic, più Kamada, risparmiato dal Giappone come gli italiani Provedel, Casale, Romagnoli e Immobile. Di mattina, nella prima delle sue sedute programmate nel centro sportivo, hanno svolto un lavoro differenziato. Anche Pedro, ancora alle prese con qualche problemino alla caviglia sinistra. Ma ci sono tutti perché Sarri vorrebbe tanto fare il colpaccio a Torino e ha bisogno di tutti.