Bonucci, arriva lo sfogo contro la Juve: “Dette falsità, sono stato umiliato”

Bonucci ha parlato per la prima volta del suo addio alla Juventus: il difensore non ha lesinato critiche ad allenatore e società

Dopo più di dieci anni insieme, con 17 titoli conquistati, è finita male la storia d’amore tra la Juventus e Leonardo Bonucci, con quest’ultimo messo alla porta dalla dirigenza e costretto ad allenarsi a parte prima di approdare, poche settimane fa, all’Union Berlino. Senza però dimenticare quanto accaduto negli ultimi giorni a Torino, tanto scegliere di procedere per vie legali, accusando proprio il vecchio club di non averlo messo in condizione di lavorare – professionalmente – nel modo giusto.

E ora, l’ex capitano ha deciso di vuotare il sacco, con un’intervista rilasciata a Sport Mediaset che chiarisce attentamente la situazione, smentendo parte della ricostruzione: Ho letto e sentito cose non vere dette dalla Juventus e dall’allenatore – ha esordito -. È falso che a ottobre e a febbraio mi era stata comunicata la volontà di interrompere il rapporto alla fine della stagione. Anzi, a fine maggio avevo dato la mia disponibilità per essere la quinta/sesta scelta in difesa, a fare la chioccia”.

“Ho annusato qualcosa solo leggendolo sui giornali, fino a quando Giovanni Manna e Cristiano Giuntoli non sono venuti a casa mia per comunicarmi la decisione. Sono stato umiliato dopo più di 500 partite in bianconero – ha proseguito -. Ho apprezzato la vicinanza di molti giocatori contro il comportamento irrispettoso ricevuto dalla società”.

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