Paul Pogba sarebbe risultato positivo al testosterone a causa di un integratore: la Juventus è pronta alla decisione clamorosa
Un integratore, consigliato da uno degli specialisti ed acquistato negli Stati Uniti. Sarebbe questa la causa della positività al testosterone di Paul Pogba rilevata nei controlli effettuati dopo la gara contro l’Udinese, dove peraltro non è nemmeno sceso in campo.
Pogba, falcidiato dagli infortuni, ha spesso fatto tappa negli Stati Uniti nel corso degli ultimi due anni, curandosi proprio a Miami, la città dove ha fatto base, come peraltro documentato ampiamente sui social. E le norme meno stringenti sul doping Oltreoceano possono aver creato questa sorta di problema nel calciatore francese, con la positività riscontrata.
Pogba potrà quindi spingere sul tasto della non intenzionalità in caso di processo davanti al Tribunale Nazionale Antidoping; una situazione, questa, che gli permetterebbe di avere al massimo due anni di squalifica e non i quattro previsti in caso venga riscontrato il dolo.
Il prossimo passo, però, è la richiesta delle contranalisi, da effettuare entro tre giorni dalla notifica della positività; poi un’altra settimana per i risultati. Se dovesse essere tutto confermato, sarà aperta l’istruttoria dalla Procura Nazionale Antidoping con tre strade percorribili, l’archiviazione, il patteggiamento oppure il deferimento, e quindi il processo.
Pogba, la posizione della Juve: il club pronto a farlo
Qualora si dovesse arrivare al processo, spetterà poi a Pogba spiegare l’aver assunto senza intenzionalità questa sostanza; una situazione chiave considerato come questo può comportare due o quattro anni di squalifica (la pena massima in caso verrebbe accertata la volontarietà). E la Juventus? Il club attende l’evolversi della situazione ritenendosi estranea alla decisione del centrocampista di assumere sostanze non concordate con lo staff sanitario.
Quest situazione di Pogba si ripercuote anche per quanto riguarda il futuro alla Juventus del centrocampista. Il francese, infatti, è tra i calciatori più pagati in rosa, con ben 8 milioni l’anno più 2 di bonus fino al 2026 e già dal momento della sospensione cautelare da parte del Tribunale Antidoping, il club bianconero può procedere con la sospensione dello stipendio.
I bianconeri, però, sembra abbiano intenzione di attendere le controanalisi per poi agire di conseguenza; non è escluso che la società decida perfino per la rescissione dell’oneroso contratto con il calciatore. La Juventus potrebbe aspettare, per dare il via alla risoluzione dell’accordo, la chiusura almeno del primo grado di giudizio oppure la parola fine sul procedimento sportivo. E, quantificando in date, potrebbe avvenire tutto tra fine anno e l’inizio del 2024.