Pogba, svolta nel caso doping: chieste le controanalisi. Il centrocampista francese, trovato positivo al testosterone, ha stabilito la sua linea difensiva
Il caso della positività al doping di Paul Pogba si arricchisce di un nuovo capitolo. E stavolta è il trentenne centrocampista francese a passare al contrattacco attraverso una decisione che comunque continuerà a sollevare polemiche e discussioni. Secondo quanto riportato attraverso un tweet dal giornalista del quotidiano La Stampa, Nicola Balice, il giocatore della Juventus avrebbe richiesto le controanalisi. Una decisione che in molti avevano anticipato e che certifica il desiderio da parte del giocatore di andare in fondo a questa vicenda evitando qualsiasi forma di patteggiamento.
Per spiegare meglio la ‘ratio’ della mossa avanzata da Pogba è necessario ricordare come ogni atleta trovato positivo a un controllo antidoping abbiano il diritto di chiedere entro sette giorni le controanalisi. In questo caso il centrocampista bianconero avanza la richiesta di far esaminare il secondo esame sull’altro campione raccolto nel controllo dopo Udinese-Juventus. La differenza rispetto alla prima verifica è che stavolta all’analisi saranno presenti i periti del giocatore che potranno controllare sul posto la correttezza dello svolgimento di tutte le procedure. L’esame si svolgerà presso il laboratorio antidoping di Roma all’Acqua Acetosa ed è molto difficile che il secondo risultato possa smentire il primo.