Procuratori pronti a lottare con forza contro la FIFA che vuole imporgli un tetto per evitare che percepiscano ancora commissioni stellari.
Per anni si è assistito all’avanzata dei procuratori e soprattutto alla maturazione, alla crescita del loro ruolo. In effetti, il ruolo dell’agente, con il passar degli anni è cambiato perché si è trasformato. E’ passato dal semplice agente di un calciatore a colui che faceva da intermediario tra professionista e club. In molti casi, si è assistito proprio come i procuratori andassero a proporre delle soluzioni di mercato alle società, trovando così terreno fertile.
Un mutamento che così gli ha dato sempre più potere e quindi, aumentando così anche le proprie commissioni. A distanza di tempo, la FIFA ha deciso che era giunto il momento di porre un freno a tutto ciò, pensando che il problema principale fossero coloro che curano gli interessi dei calciatori. In realtà ciò è solo in parte veritiero, perché se si è giunti a tale situazione è anche per via dell’intercessione di vari club che lo hanno permesso.
Procuratori, è scontro con la FIFA
Fatto sta che adesso, seppur con notevole ritardo, si prova a trovare una soluzione al problema. E come? Provando a mettere un tetto alle commissioni degli agenti. Un qualcosa che dovrebbe andare in funzione dal prossimo 1° ottobre e che a nessuno piace come soluzione. Secondo quanto viene riportato dalla ‘Gazzetta dello Sport’, i 651 milioni di euro pagati in procura con le sole transizioni internazionale nell’ultimo mercato estivo da parte dei club, hanno stabilito un nuovo record. In effetti, hanno stupito anche Gianni Infantino, visto che si tratta quasi del 10% sui 6,8 miliardi spesi per i cartellini. Una cifra elevata, che ha portato ancora di più a pensare di porre un limite ad una questione che da troppo tempo non veniva gestita.
Per quanto riguarda l’Italia, a breve Gravina dovrebbe convocare un tavolo di lavoro con l’obiettivo di recepire il nuovo regolamento della FIIFA che dovrebbe poi essere portato in approvazione nella riunione del Consiglio Federale prevista per fine settembre. Dal canto suo, il numero uno della FIGC intende proseguire dritto e seguire la linea di Infantino, nella speranza di riuscire così a bloccare le commissioni dei procuratori. Dunque, tutto ancora in fase di sviluppo e non resta che attendere e comprendere quali saranno le prossimi mosse.