Analizziamo la lungimiranza dei maggiori investimenti dei club di Serie A, chi sono stati i più costosi e quanto hanno reso per il club.
Il periodo estivo è sempre quello in cui i tifosi sognano acquisti che possano fargli scalare il maggior numero di posizioni nelle fatidiche griglie in cui si indica l’ordine dei favoriti per ogni obiettivo in palio. Dallo Scudetto alla zona Champions Leauge, passando per le competizioni europee minori ed infine la lotta salvezza. Una cosa è certa, a nessuno piace sentire un dirigente della propria squadra dire “siamo a posto così“.
L’altra faccia della medaglia però è sbagliare completamente un investimento. Spendere una fortuna per un calciatore che poi per un motivo o per l’altro non rende come e quanto dovrebbe, specialmente in questi tempi può trasformarsi in un fardello che pesa come un macigno sul bilancio o può pregiudicare futuri acquisti.
La classifica degli investimenti dei club di Serie A ha diverse conferme, alcune incognite ma anche tante sorprese soprattutto tra i flop. I tifosi non crederanno ai propri occhi nel leggere certi nomi e scoprire che il loro cartellino è stato quello costato di più.
Chiusa la finestra di calciomercato è tempo di bilanci, uno che riserva diverse sorprese è leggere il nome del calciatore più pagato da ogni squadra e partendo dal meno caro abbiamo già il primo colpo di scena, i 2.5 milioni versati dal Frosinone al Sassuolo per acquistare Abdou Harroui infatti si sono rivelati davvero ben spesi finora. Andando a salire incontriamo Thomas Henry dell’Hellas Verona che però non sta decisamente rendendo quanto sperato e ora è anche alle prese con un grave infortunio. Una situazione che ricorda un po’ quella della Roma.
Facendo un ampio balzo tra le prime posizioni in cui ovviamente si trovano gli acquisti delle big, l’ultima grande spesa giallorossa risulta essere quella da 41 milioni di euro per rilevare Tammy Abraham dal Chelsea, che dopo una buona prima stagione ha deluso nell’ultimo campionato e ora è fermo ai box.
Nulla a che vedere però con quello che di fatto risulta essere il maggior investimento del Milan, che risponde ancora al nome di Mattia Caldara, pagato 37,5 milioni di euro. Il difensore arrivato a Milano con grandi speranze si è rivelato un flop assoluto fino a risultare addirittura impossibile da vendere. A dominare la classifica dell’acquisto più costoso della Serie A però è la Juventus, con Dusan Vlahovic, che però ancora non è riuscito ad imporsi come avvenuto alla Fiorentina, che ha incassato 81,6 milioni. Decisamente spesi meglio i 75 milioni che hanno permesso a De Laurentiis di far vestire la maglia del Napoli a Victor Osimhen, anche se per il rapporto qualità prezzo forse il miglior affare è quello dell’Inter con Nicolò Barella, pagato 44,5 milioni.
Frosinone: Harroui (2.5 milioni)
Empoli: Luperto (3 milioni)
Lecce: Falcone (4 milioni)
Hellas Verona: Herny (5 milioni)
Genoa: Retegui (12 milioni)
Salernitana: Dia (13 milioni)
Bologna: Orsolini (15 milioni)
Lazio: Castellanos (15 milioni)
Monza: Pessina (15,2 milioni)
Torino: Ilic (15,7 milioni)
Cagliari: Rog (16,3 milioni)
Udinese: Kamara (19 milioni)
Sassuolo: Pinamonti (20 milioni)
Fiorentina: Gonzalez (24,5 milioni)
Atalanta: Touré (28 milioni)
Milan: Caldara (37,5 milioni)
Roma: Abraham (41 milioni)
Inter: Barella (44,5 milioni)
Napoli: Osimhen (75 milioni)
Juventus: Vlahovic (81,6 milioni)
(Dati Transfermarkt)
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