L’ex attaccante della Juventus Fabrizio Ravanelli è intervenuto ai microfoni di TvPlay
“LA POSITIVITA’ DI POGBA UN DISASTRO PER LUI E PER LA JUVE” – “Quello di Pogba è stato un fulmine a ciel sereno. E’ arrivato questa stangata che è più grande dei suoi problemi fisici. Se fosse confermata sarebbe un disastro per lui che si macchierebbe l’immagine ma anche per il club. Avrebbe un contraccolpo anche a livello di società. Macchierebbe anche l’immagine della Juve. Non condivido utilizzare queste sostanze, sono il primo a puntare il dito qualora fosse confermato. E’ una situazione difficile da commentare e giustificare. Bisognerà aspettare le sue parole e il comunicato della Juventus”.
“GLI AGNELLI SONO LA JUVENTUS. UMBERTO E L’AVVOCATO VORREBBERO CONTINUITA'” -“Sono cresciuto con a capo della Juventus la famiglia Agnelli. E’ l’unica società rimasta con la stessa presidenza. Bisognerebbe metterlo in risalto vista la continuità data. E’ sempre stato uno dei club più importanti al mondo. Se dovesse perdere quel senso di appartenenza agli Agnelli e dunque all’Italia stessa perderebbe un po’ di fascino. E’ vero che il calcio è cambiato. Io mi auguro che la famiglia Agnelli possa dare continuità al suo mandato. Ho conosciuto sia l’avvocato che Umberto Agnelli, e non penso sarebbero velici della vendita. Credo si augurino che John dia continuità alla storia della Juventus”.
“DONNARUMMA CAMBI ATTEGGIAMENTO” – “Donnarumma aveva fatto una prova per la Juve. Dissi di comprarlo perché si vedeva che sarebbe stato un grande. Donnarumma analizzando la sua carriera da quando è partito ha perso sicurezza al PSG. L’ho vista soltanto agli Europei quando ha avuto un mese di allenamento continuo con la Nazionale. La mia paura è che giocando in una squadra dove tirano poco in porta, dove c’è quella sensazione di dire “non do il 100% all’allenamento” vieni a perdere motivazioni e tensione. Poi non riesci a riaccendere l’interruttore in partita. Mi sembra che sinché è rimasto in Italia è stato strepitoso, con continuità di allenamento. E’ la mia sensazione. Fa errori che non sono da lui, per troppa sufficienza. Non lo vedo concentrato come nel Milan. E’ fuori discussione però che sia quello con più qualità. Gli errori li fanno tutti, ma conta l’atteggiamento. E’ li il tasto dolente. Dalle parole di Spalletti interpreto un “ora mettiti sotto. Sei il numero uno ma dimostralo”. Ora mi sembra passivo, ha perso autostima. Basta vedere la faccia al gol preso. Ha subito il colpo. Ha perso l’autostima che serve per essere il numero uno”.
“MI ASPETTO UNA VITTORIA CONTRO L’UCRAINA” – “Tante cose non hanno funzionato nell’Italia contro la Macedonia. Mi aspetto una reazione e una vittoria, che urge”.