Pogba positivo, c’è uno spiraglio: la spiegazione in diretta. Sono state trovate tracce di testosterone nel sangue del centrocampista francese
La notizia delle ultime ore che ha scosso il mondo del calcio è senza dubbio la positività al doping di Paul Pogba, il trentenne centrocampista francese nel cui sangue sono state trovate tracce di testosterone. Il test in questione è stato effettuato domenica 20 agosto subito dopo il match vinto dalla Juventus contro l’Udinese. A questo punto avrà inizio l’iter previsto dalle normative antidoping con le controanalisi. Di certo, l’ex campione del mondo nel 2018 con la Nazionale francese rischia una squalifica non inferiore ai due anni, a meno che non si riesca ad accertare la totale estraneità del giocatore all’assunzione di ormoni.
La notizia sulla positività di Pogba, iniziata a circolare nelle prime ore del pomeriggio, ha stravolto i palinsesti di programmi televisivi e radiofonici, compreso quello della diretta Twitch di TvPlay. Nel corso della diretta le vicende del centrocampista bianconero hanno tenuto ampiamente banco, com’era prevedibile. Per approfondire il tema del doping è intervenuto un’autorità in materia, l’ex medico della Nazionale italiana, il professor Enrico Castellacci.
Pogba è positivo al testosterone, la spiegazione in diretta fa sperare i tifosi della Juventus
Secondo Castellacci esiste la possibilità che il giocatore possa ribaltare o comunque modificare un verdetto che ad oggi appare scontato: “È una notizia piuttosto clamorosa. Il controllo ha trovato tracce di testosterone. Non so quale, di solito è il nandrolone. Si trova in compresse, fiale, pomate e si reperisce facilmente. Assumerlo per errore è possibile, ora bisogna vedere le contro analisi e poi il tribunale antidoping. Nel frattempo il giocatore verrà sospeso in via cautelativa”.
Le sanzioni per utilizzo di sostanze dopanti sono note e Castellacci non fa altro che ribadirle: “Le pene sono risapute. Le pene sono fino a 2 anni, anche sino a 4 in caso di accertata intenzionalità. Ci auguriamo che tutto questo non ci sia. Ci auguriamo che le controanalisi ribaltino tutto o che in caso non ci sia intenzionalità”.
In difesa del centrocampista francese si è schierato anche il giornalista de Il Giornale, Tony Damascelli, interpellato anche sulla questione della possibile vendita della Juventus in tempi relativi brevi. “Pogba ha preso antinfiammatori già messi in elenco e accettati dai medici. Il problema che ha avuto, l’indolenzimento avuto si chiama ciste di Baker”. Non resta dunque che attendere gli sviluppi di una vicenda dai risvolti ancora incerti e tutti da verificare. Il club bianconero ha già fatto sapere di voler difendere a spada tratta il proprio giocatore.