Osvaldo De Paolini, giornalista de Il Giornale, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.
“PROSPETTIVA VENDITA DIFFICILE DA EVITARE PER LA JUVENTUS” – “La casa madre della Juventus, l’olandese Exor, negli ultimi tempi ha subito una metamorfosi importante, trasformandosi da holding familiare a una società che gestisce i beni di famiglia selezionando le attività più redditizie, selezionando attività come fashion, sanità, un portafoglio che è nettamente cambiato. L’obiettivo è investire dove rende, i conti della Juventus sappiamo che sono problematici, la società ha perso in due anni circa 200 milioni, dal 2022 al 2024 parleremo di più di 300 milioni. Se calcoliamo che a febbraio dovrà anche rifinanziare un bond si renderà necessario un nuovo aumento. Exor è intenzionata a fare il passo, John Elkann ha già chiarito che non ha parlato ancora con nessuno di questo eventuale distacco, che ci è stato riferito da altri membri della famiglia. Sembra una strada però difficile da evitare, dal punto di vista del mercato borsistico sono arrivati molto apprezzamenti per la prospettiva di una cessione”.
“SE NE PARLERA’ A FINE ANNO” – “Per quanto riguarda i tempi la smentita di questa mattina è funzionale in questo senso, noi non abbiamo parlato di una Juventus venduta né in vendita. Questa è un’operazione che ha una durata importante, rimettere in sesto la società e rimettere a posto l’immagine dopo l’accaduto richiederà qualche mese. Se Exor deciderà effettivamente di procedere con l’operazione se ne parlerà non prima di fine anno”.
“POSSIBILE INGRESSO DI UN SOCIO” – “L’ingresso di soci è una possibilità, far entrare in partecipazione un fondo di investimento, un partner, anche al 30% visto che attualmente Exor controlla il 34%, avendo voti multipli gli basta per decidere. Sono convinto però sarebbe un passaggio, dopo alcuni anni questa partecipazione uscirà dal portafogli Exor”.
“VALUTAZIONE ATTUALE MATEMATICA” – “La valutazione non è quella definitiva, non è il prezzo che verrebbe pagato. Tiene conto dell’attuale valore in borsa, attualmente di circa 810 milioni, a questo si deve aggiungere il 30% che sarebbe la maggioranza venduta e arriveremmo intorno al miliardo, si aggiunge poi una storia gloriosa, che gli uffici finanziario valutano in circa mezzo miliardo. Fino a poco tempo fa al pacchetto si dava una valutazione di 2 miliardi quindi sono valutazioni credibili. Poi chiaramente parliamo di una società da rimettere in equilibrio a fronte di un nuovo investimento; quindi, il valore ideale di base è frutto di calcoli matematici”.