Nuova tegola per la Juventus e per Paul Pogba, stavolta anche peggio di un infortunio. Il francese è risultato positivo all’antidoping.
Il “Pog-back” tanto osannato e atteso dai tifosi juventini si sta rivelando un clamoroso autogol per i bianconeri. Prima gli infortuni, che si protraggono dall’inizio della scorsa stagione, adesso il doping. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, il centrocampista francese si era sottoposto ai controlli antidoping in occasione della prima gara di campionato contro l’Udinese il 20 agosto.
Il centrocampista francese non era neanche sceso in campo in quell’occasione, salvo poi giocare complessivamente meno di un’ora nell’arco dei due match successivi contro Bologna e Empoli, prima del nuovo stop. Pogba ora rischia grosso anche perché i tempi stabiliti per presentare un ricorso mediante controanalisi si accavalla con un altro impegno molto importante per l’ex Manchester United.
Secondo quanto riportato da Sportmediaset Pogba sarà intanto sospeso in via cautelare e avrà tre giorni di tempo per richiedere le controanalisi. Se la positività sarà accertata a quel punto scatterà l’iter che prevede il giudizio da parte del tribunale nazionale antidoping, con una squalifica che può arrivare fino a due anni. Stando a quanto scritto dall’Ansa invece la sostanza dopante rilevata dal controllo risultato positivo parrebbe essere testosterone.
Un problema che si aggiunge a quelli in cui è già coinvolto, anche per motivi di natura legale, nell’ambito del processo in cui è coinvolto suo fratello maggiore Mathias, accusato di aver tentato di rapire Paul per chiedere un riscatto. Infatti la scadenza per il ricorso dell’antidoping coincide drammaticamente con la convocazione all’udienza fissata per il 15 settembre. Il coinvolgimento di Paul Pogba in questo processo è ovviamente in veste di vittima, ma adesso anche prendere parte all’udienza qualora non si possa mandare un legale in rappresentanza, può costituire un ostacolo per la carriera del calciatore.
Questa notizie è un diluvio sul bagnato per il francese, che nonostante il suo scarso contributo è però il calciatore più pagato della rosa bianconera. Non a caso anche il DS Cristiano Giuntoli aveva convocato la sua agente Rafaela Pimenta per ridiscutere la cifra e limarla o ridistribuirla in modo da venirsi incontro. La questione doping però ora potrebbe cambiare ulteriormente le carte in tavola, ma prima di tutto andrà definito come e in che occasione il calciatore ha assunto la sostanza dopante, in modo da stabilire la responsabilità.
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