La sconfitta contro la Lazio brucia ancora in casa Napoli: gli azzurri sono pronti a cambiare passo in vista della ripresa del torneo
La sconfitta contro la Lazio ha fatto scattare il primo campanello d’allarme in casa Napoli. Il ko incassato dagli azzurri è stato motivo di profonda riflessione in quel di quel di Castel Volturno, per analizzare con grande attenzione cosa sia accaduto nell’infausta notte dello scorso 2 settembre al Maradona e soprattutto come porvi rimedio, evitando che si ripetano prestazioni del genere.
La partenza degli azzurri, in avvio di gara, è stata positiva, con il secondo tempo finito nel mirino. Il nodo è l’intensità; questa deve essere gestita dai calciatori azzurri a seconda della gara, proprio come accadeva con il Napoli allenato da Luciano Spalletti.
La Lazio, nella sua preparazione della gara, ha studiato nel dettaglio il Napoli ed ha colto i momenti opportuni della gara in cui fare più male alla squadra azzurra, risultando letale per Meret e compagni. I calciatori azzurri devono gestire meglio l’intensità del gioco nell’arco della gara e trovare anche soluzioni alternative durante la stessa.
Napoli, al via le contromosse: come si preparano gli azzurri
Il Napoli dovrà palleggiare di più quando la condizione non sarà al massimo e gestire la sfera in alcuni momenti della gara, quando servirà maggior fraseggio per limitare al minimo il dispendio di energie. Il tutto per capire, poi, quando alzare l’intensità e rendersi pericoloso risultando letale all’avversario.
Analizzando i dati statistici relativi proprio alla gara contro la Lazio, si evidenzia nitidamente come sia il dominio territorile che l’indice di pericolosità siano stati ad appannaggio della squadra azzurra ma, al contempo, risalta evidente come la Lazio abbia corso di più rispetto alla squadra di Garcia; ben 116 km a fronte di 107 della squadra azzurra, un dato che non può certo passare inosservato.