L’Arabia non molla l’idea di portare le sue squadre in Champions League: ecco le parole che non chiudono le porte al drastico cambiamento.
Negli ultimi due mesi non si è fatto altro che parlare di Arabia Saudita per le importanti somme di denaro mosse in fase di calciomercato, con gli arrivi di calciatori di prima fascia, come Kanté, Koulibaly, Firmino, Neymar, Benzema, Sadio Mané, Milinković-Savić, Brozovic e molti altri.
L’idea del paese saudita, da subito chiara, è stata quella di costruire una nuova Premier League parallela, ingaggiando alcuni tra i migliori calciatori d’Europa, convincendoli grazie a contratti faraonici.
Nonostante i tanti top arrivati, però, i risultati dei diritti televisivi, specie quelli a cui abbiamo facilmente accesso in Italia, non sono stati poi così positivi.
La7 ha acquisito i diritti del campionato dell’Arabia Saudita per due anni, poi è salito sul carro anche Sportitalia. Se nella scorsa stagione l’investimento per acquisire il campionato era costato appena 30.000 €, per metà stagione e con due partite in chiaro, oggi l’investimento è stato pari a 450 mila per due anni.
Una cifra importante, che però non ha trovato riscontro nell’interesse degli italiani. Come riportato da TuttoSport, infatti, la prima partita, giocata alla vigilia di Ferragosto, aveva messo in campo calciatori come Cristiano Ronaldo, Marcelo Brozović e Sadio Mané, ma aveva totalizzato uno share pari a 1,9%, con 64.000 spettatori.
Già meglio la settimana successiva, con il 2,1% di share (154.000 spettatori) ma che restano comunque numeri molto più bassi rispetto a quanti ne facesse La7 prima dell’investimento.
Le modalità per arrivare ad interessare i tifosi europei, al momento, sono ben chiare anche ai sauditi: l’unica possibilità potrebbe essere l’inserimento delle squadre arabe in Champions League, rendendo quindi celebre ogni compagine che settimanalmente si giocherebbe poi il campionato domestico.
Il presidente della Uefa Aleksander Ceferin, però, recentemente aveva smontato il tutto, affermando che questo non sarebbe mai successo perché la Champions League è una competizione destinata solamente alle squadre europee.
Al contrario, il membro Uefa board Fifa, Evelina Christillin, è intervenuta ai microfoni di TvPlay, dicendo: “sulle squadre sauditi in Champions League non posso rispondere io, fin qui Čeferin lo ha escluso” ha affermato.
Poi, però, aggiunto: “già adesso sarà aumentato il montepremi con il nuovo format, si tratta di un aumento consistente. Oggi il calcio europeo è ancora la fucina culturale ed economica, ma ovviamente massimo rispetto per quanto sta accadendo in Arabia Saudita dove stanno promuovendo il mondo del calcio”.
La speranza, quindi, la dà nel finale: “ in occasione della Supercoppa spagnola fu inviata una commissione su invito proprio di sauditi, per vedere la condizione degli stadi e devo dire che c’erano dei passi in avanti. Una Champions League pan europea ed asiatica mi sembra difficile oggi, ma in futuro mai dire mai”.
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