I maxi recuperi stanno funzionando: ecco le prime conseguenze in Serie A, con il tempo di gioco effettivo aumentato di mezz’ora rispetto allo scorso anno!
“Ho bisogno di sei minuti di recupero” canta Francesca Michielin nella sua canzone La Serie B. La cantautrice faceva riferimento alla retrocessione del Vicenza avvenuta ben oltre vent’anni fa, vissuta un po’ come una delusione d’amore. La dedica di questo brano infatti va proprio alla separazione da un partner, a quelle dolorose ferite aperte. Oggi, però, sei minuti di recupero non basterebbero. Soprattutto in Serie A.
Infatti, con il Mondiale in Qatar sono cambiate alcune linee guida. Gli arbitri internazionali hanno visibilmente aumentato i minuti di recupero per fare in modo che tutte le perdite di tempo, le sostituzioni, le esultanze e gli stop durante un match vengano recuperati a dovere.
Anche l’Italia segue queste direttive e i risultati si possono riscontrare senza troppi problemi confrontando il tempo effettivo di gioco della prima giornata della stagione di Serie A passata con quella attuale: la differenza è di quasi mezz’ora di gioco in più.
Nella stagione di Serie A 2022-23, alla prima giornata di campionato si è giocato in totale 9 ore 1 minuto e 12 secondi. Una media di 54’08” a gara. Ben diverso, invece, l’andamento dodici mesi dopo, con il gioco effettivo (calcolando il totale del tempo giocato nella prima giornata della stagione corrente) aumentato di 25 minuti. Tutto merito, chiaramente, va ai maxi recuperi concessi dagli arbitri.
Infatti, alla 1a giornata della Serie A 2023-24 si è giocato 9 h 26 m 47 s. In media il tempo effettivo è stato di 56’40”: circa due minuti e mezzo in più rispetto alla passata stagione. E nel secondo turno, il tempo effettivo di gioco è anche aumentato di appena due minuti. Insomma, gli arbitri stanno cercando di far durare maggiormente le partite, andando oltre i 95 minuti totali di gioco, comprensivi di recupero.
Nella seconda giornata di campionato, sette partite hanno superato i 100 minuti di gioco totali. Addirittura, Lazio-Genoa ha sfiorato i 105 minuti, tant’è che il tempo effettivo è stato di oltre un’ora di gioco. E così, le lamentele per i minuti persi sono anche diminuite. Persino allo stadio è raro ascoltare mugugni dei tifosi per i maxi recuperi concessi dai direttori di gara. Il calcio sta cambiando e i supporter stanno abbracciando queste novità senza far troppe polemiche. A molto è servita la sperimentazione fatta in Qatar, dove sono stati dati in un’occasione anche 14 minuti in Inghilterra-Iran, a causa di un infortunio durante la prima parte di gara. L’evoluzione di questo sport passa anche dal tempo di gioco.
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