I due allenatori si sfidano in un derby crocevia della stagione: ecco come arrivano le due squadre e chi potrebbe spuntarla.
La Serie A si proietta ad entrare sempre più nel vivo con il derby di Milano in programma sabato 16 alle ore 18. C’è già grande attesa e fibrillazione per uno dei match più sentiti del nostro campionato, a maggior ragione visto lo straordinario avvio di entrambe le formazioni, attualmente prime in classifica a punteggio pieno. Ecco perché la partita che si giocherà dopo la sosta per le Nazionali esprimerà una prima forte indicazione sulla testa del campionato. E’ molto probabile che chi la spunterà possa trasformarsi nel candidato numero uno per la vittoria finale.
Inzaghi pur avendo ottenuto ottimi risultati, lo scudetto non lo ha ancora vinto. Pioli ha invece rispolverato il successo nel 2022, dopo oltre 10 anni di astinenza. Ironia della sorte, l’Inter pur non avendo vinto il campionato, nel biennio 2021-23 ha fatto registrare numeri pari o addirittura migliori rispetto ai cugini rossoneri. Le cifre come sempre vanno interpretate e non sono la verità assoluta, ma dimostrano quanto una formazione possa alla fine essere competitiva. L’Inter, inoltre, segna molto di più del Milan (81 contro 59 di Leao e compagni), mentre alla voce reti subite entrambe le squadre sono ferme a 74 gol ciascuno.
Dati che, come detto, non sono la verità assoluta, ma che parlano di un Inter che in fase offensiva è decisamente superiore rispetto ai cugini, e neanche di poco. Anche nella passata stagione la formazione di Inzaghi, specialmente in primavera, ha dimostrato uno strapotere fisico e tecnico rispetto al Milan, tanto da eliminarlo dalla Champions League in due match mai realmente in discussione. Nonostante ciò, il tecnico nerazzurro non è ancora riuscito ad alzare il trofeo nazionale più ambito, a differenza del collega rossonero. Stranezze del calcio, verrebbe da dire, o questione di episodi, ma se si ritorna alla famosa annata 2021/22, fu la sciagurata sconfitta di Bologna a spegnere i sogni scudetto di Lautaro e compagni.
Nella passata stagione, invece, il dominio del Napoli non hai mai avuto rivali degni di nota. Inzaghi ha poi preferito puntare su Champions League e Coppa Italia, perdendo terreno e punti importanti durante i mesi invernali. Il tecnico ex Lazio ha dimostrato di essere ideale per la gara secca, come dimostrano le vittorie in Coppa e in Supercoppa italiana, mentre sul lungo rischia di perdere certezze, come dimostrano le 12 sconfitte dello scorso campionato. L’Inter di quest’anno è partita col piglio giusto, facendo fuori Monza e Fiorentina e facendo registrare un +6 rispetto agli stessi tempi della passata annata. Siamo solo agli inizi, è vero, ma i nerazzurri puntano a mettere in bacheca lo scudetto numero 20, iniziando già da sabato 16, in un derby che potrà dire molto sul futuro della Serie A.
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