Serie A, tutte le strade portano al pub: gli effetti di caro biglietti e Pay TV

Gli incassi degli stadi volano, ma non è tutto oro quel che luccica. Monta la protesta per i costi delle trasferte e con le TV non va meglio.

Ridendo e scherzando ultimamente si sente più spesso dire “Per guardare le partite bisognerà tornare al pub“. Un modo di dire che appartiene soprattutto a millennials e boomer, che hanno assistito a tutte le rivoluzioni tecnologiche possibili, tra cui quelle che hanno riguardato la trasmissione delle partite di calcio.

Dal monopolio di Tele+, poi diventato Sky, passando per la concorrenza di Stream e l’avvento di Dazn e tutte le altre piattaforme. Se la maggior accessibilità e i prezzi più abbordabili avevano fatto in modo che praticamente ogni famiglia avesse in casa una parabola e un decoder, ora le cifre che lievitano stanno facendo desistere anche i tifosi più appassionati.

I dati in aumento registrati per la prima giornata di campionato infatti si sono rivelati una sorta di fuoco di paglia leggendo gli ascolti dei due turni successivi e paragonandoli ai numeri della scorsa stagione. Diminuiscono i tifosi? Certo che no, è soltanto il risultato derivato dall’aumento dei costi di abbonamento, che induce le persone ad organizzarsi diversamente, magari dividendosi i costi e guardando le partite sempre a casa dello stesso amico al quale è intestato l’abbonamento, se non addirittura proprio al pub, senza contare ovviamente anche chi ricorre ai siti pirata.

Stadi pieni, ma monta la protesta per il caro trasferte

La prima trance di partite della nuova stagione di Serie A ha visto un altro dato apparentemente incoraggiante, quello dei numeri di presenze negli stadi. Tutto lascia presupporre che i dati andranno addirittura a migliorarsi, ma dietro questo dato si cela anche una fonte di malcontento diffuso.

Dazn in tv. (ansa-tvplay)
Dazn in tv. (ansa-tvplay)

Le tifoserie, specialmente quelle del tifo organizzato, stanno protestando per il caro biglietti, specialmente per quanto riguarda le trasferte. Il costo dei tagliandi si è già tendenzialmente alzato molto, con un picchi anche del 28% di aumento, ma quello che succede per la vendita dei biglietti per i settori ospiti di alcune squadre sta diventando un problema che i club stessi stanno provando a sedare, per ora con scarsi risultati. I tanto sbandierati “record di incassi” infatti si rivelano tali e vanno a rinnovarsi di anno in anno con l’incremento costante dei prezzi.

Le tifoserie infatti lamentano prezzi gonfiati, specialmente quelli delle big, che garantiscono sempre il pienone in ogni parte d’Italia, ma che non ci stanno più ad essere spremuti e sfruttati. Il club ha provato ad adottare la politica del costo fisso per gli ospiti dell’Allianz Stadium, stabilendo la cifra standard di 45 euro. Emblematico il caso di Udinese-Juventus con i tagliandi ospiti a 40 euro mentre con il Frosinone il prezzo era di 15 euro. Nel match tra Roma e Milan invece i tifosi rossoneri hanno dovuto spendere ben 65 euro per accedere nel settore a loro dedicato.

Gestione cookie