Roma, incredibile retroscena sulla cessione: “Stavo per comprare il club, ma…”. Arrivano alcune dichiarazioni a sorpresa a distanza di anni
Eravamo in piena estate, prima metà di agosto del 2020, quando l’imprenditore americano Dan Friedkin acquistò la Roma al termine di una trattativa serrata con l’ex proprietario, il business man di Boston James Pallotta. Proprio durante le restrizioni legate alla pandemia da Covid-19 il tycoon che opera nel Texas e che distribuisce in esclusiva il marchio Toyota nei cosiddetti ‘Stati del Golfo‘, decise di rompere gli indugi e definire l’acquisto del club giallorosso. Ma questa storia per come la conosciamo avrebbe potuto prendere una piega molto diversa e quasi certamente non molto gradita ai tifosi romanisti.
L’anno era sempre il 2020 e James Pallotta, che aveva ufficialmente messo in vendita il club capitolino in seguito al definitivo naufragio del progetto del nuovo stadio da realizzare nel quartiere di Tor di Valle, era in cerca di acquirenti. Si era già fatto avanti concretamente il gruppo Friedkin, ma il consorzio statunitense capeggiato da Pallotta sperava di trovare una valida e credibile alternativa con l’obiettivo di scatenare un’asta e incassare il più possibile dalla cessione del club.
Roma, il retroscena di Massimo Ferrero: “Ero in corsa per acquistare il club”. Tifosi impietriti
Alla fine l’a spuntò comunque l’investitore californiano trapiantato in Texas, ma a distanza di tempo si scopre che un noto imprenditore italiano e romano cercò di rilevare la Roma ma senza successo. La stragrande maggioranza dei tifosi giallorossi potrebbe tirare un sospiro di sollievo, ma questa è un’altra storia. La figura in questione è quella, assai controversa, dell’ex presidente della Sampdoria Massimo Ferrero che intervenuto in diretta ai microfoni dell’emittente Radio Cusano Campus, ha svelato il clamoroso retroscena.
Ferrero ha raccontato come proprio nel 2020 avesse tentato di mettere le mani sul club capitolino: “Nel 2020 stavo per prendere la Roma. A fine 2019 inizio 2020 c’è stato un momento in cui la gestione Pallotta era ‘traballante’. Con l’ex dg Guido Fienga si era allora ipotizzato di vendere la Sampdoria e acquistare la Roma. Ho anche preso contatti con Barnaba, la persona incaricata da Pallotta per vendere la Roma”
Con Ferrero presidente Josè Mourinho non sarebbe venuto ad allenare Pellegrini e compagni: “Non avrei puntato sullo Special One, per cui nutro stima ma considero più un motivatore che un allenatore, come anche Gattuso. Il mio sogno è poi svanito. Già ai tempi della famiglia Sensi mi ero avvicinato alla Roma, ma non ero ancora pronto”.