Oggi si è tenuta l’udienza in merito al cambio sede del processo Prisma che vede coinvolta la Juventus: arriva la decisione ufficiale, si va a Roma.
A lungo si è dibattuto sulla competenza territoriale del processo Prisma e alla fine si è dato ragione alla difesa, che avrebbe voluto spostare inizialmente le udienze a Milano e in subordine nella Capitale. Quest’oggi la Corte di Cassazione si è pronunciata a ha cambiato la sede del procedimento che passa da Torino a Roma.
L’inchiesta Prisma vede coinvolti 12 indagati tra cui alcuni ex vertici del club bianconero: da Andrea Agnelli a Pavel Nedved, passando per Maurizio Arrivabene e Fabio Paritici. Dunque, il tribunale di Torino perde la competenza riguardo al processo e nelle prossime ore gli atti saranno trasferiti tutti a Roma. Si allungano i tempi del processo.
Tutto ruoterebbe attorno all’aggiotaggio informativo, cioè nel fornimento delle informazioni false ai potenziali sul titolo della società bianconera. E secondo gli avvocati bianconeri questo sarebbe avvenuto a Milano e Roma. Proprio nel capoluogo del Lazio, c’è la sede della società che gestisce la piattaforma 1INFO attraverso la quale il club inserisce i suoi comunicati price sensitive, a disposizione degli azionisti.
Per la Juventus si tratta di una mini vittoria. La richiesta degli avvocati della Vecchia Signora nasce anche dall’opportunità di uscire dal capoluogo piemontese, dove si respirava un’atmosfera pesante in merito al caso ed evidentemente le percentuali di vittoria dell’inchiesta sarebbero state più basse.