Serie A che continua a vagliare la soluzione migliore per quanto concerne i diritti tv per il prossimo quinquennio. Emerge una nuova ipotesi.
Con il campionato da poco iniziato, i club di Serie A pensano unicamente a programmare al meglio il proprio futuro tra il proprio interno e in Lega. In quest’ultimo caso, c’è il discorso diritti tv a tener banco che è di fondamentale importanza. Un discorso da affrontare a 360 gradi per non commettere errori rispetto al passato. L’obiettivo è provare a migliorare rispetto al precedente triennio e provare ad avvicinarsi agli altri grandi campionati europei.
Un obiettivo arduo, perché il prodotto Serie A, in questo momento storico, sembra non essere realmente così attrattivo per le aziende di broadcast come in passato e per questo, le offerte che giungono, non sono realmente così soddisfacenti tali da poter giungere all’obiettivo che si era prefissati inizialmente. E’ una battaglia senza fine, dove la Lega proverà in tutti i modi a spuntarla per ottenere il massimo beneficio per il prossimo quinquennio.
In via Rossellini si continuano a vagliare le migliori soluzioni, nella speranza che si possa ottenere il massimo profitto per quanto concerne dai diritti Tv. Certo, le offerte giunte da Dazn e Sky non sono in linea con quanto ci si sarebbe aspettato e il lancio del nuovo bando per il quinquennio 2024-2029 fino al 15 ottobre fa ben sperare. Una piccola speranza per il calcio italiano che, con questa nuova finestra, spera di trovare una soluzione rapida ad un problema.
Nonostante ciò, c’è chi invece pensa che si possa andare avanti a prescindere dalle offerte dei vari colossi televisivi, trovando delle soluzioni alternative altrettanto valide. Scenari già tracciati, indicati a ‘TuttoSport’ dall’amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo, a margine del convegno ‘Calcio Social Responsability’: “Può essere fatto un nuovo bando ma molto più probabilmente l’esperienza intrapresa con la radio tv della Lega proseguirà. Non siamo ostaggio, non abbiamo una unica via di uscita da questo labirinto. La distanza tra valore del campionato e offerta delle tv è consistente: decine di milioni di euro. Ma è un gap non incolmabile per un broadcaster come Dazn, Sky e Mediaset. Laddove non succedesse, faremo la nostra offerta al pubblico direttamente“.
Dunque, la Lega Serie A ha già un piano alternativo qualora il bando del 15 ottobre non dovesse produrre gli effetti sperati. Una soluzione che dovrebbe garantirle comunque delle entrate e soprattutto, una soluzione ad un problema che da troppo tempo l’attanaglia senza darle un vero e concreto respiro come meriterebbe.
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