L’esperto difensore centrale spagnolo è tornato a casa dopo quasi 20 anni: ripercorriamo quanto accaduto negli ultimi giorni.
E’ stato il colpo di fine estate per il Siviglia. Il ritorno di Sergio Ramos a mercato finito ha infatti assunto tutti i tratti della storia romantica. “Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano”, cantava Venditti, e per il difensore centrale trentasettenne è stato proprio così. Difficile spiegare cosa stia vivendo l’ex Real Madrid: lui nato in Andalusia, cresciuto calcisticamente nel Siviglia e ora tornato finalmente a casa dopo quasi 20 anni. Seguendo il cuore e non più il portafoglio.
E’ dunque molto probabile che il difensore spagnolo voglia terminare la carriera proprio a Siviglia, in una nuova avventura nella quale sarà ancora una volta assoluto protagonista. Proprio come con la maglia del Real Madrid, dove ha collezionato quasi 500 presenze totali, prima di volare a Parigi per un’esperienza non tanto convincente: a Sergio Ramos le motivazioni di certo non mancano, nonostante l’età non sia più verdissima.
Sergio Ramos e l’offerta monstre rifiutata dall’Arabia: perché ha scelto il Siviglia
Sergio Ramos è cresciuto nelle giovanili del Siviglia dal 1998 al 2003: dopo un paio di stagioni nella squadra B, proprio in quell’anno viene aggregato alla prima squadra. Fin da subito mette in luce grande personalità e leadership al centro della difesa. Prestazioni che attirano il Real Madrid che, nel 2005, spende ben 25 milioni di euro per convincere gli Andalusi alla cessione. Il resto è poi storia nota: 16 anni in Blancos non si dimenticano. Lì dove Sergio Ramos è diventato uno dei difensori centrali più forti e rappresentativi della sua epoca. Dalla rivalità con Messi a quell’atteggiamento da spavaldo. Lo spagnolo non è stato particolarmente simpatico ai più, ma tremendamente efficace e decisivo nei match più delicati.
Il campionissimo nato a Camas ha infatti rifiutato tutte le ricche offerte provenienti dall’Arabia Saudita e dalla Turchia per chiudere il cerchio della sua straordinaria carriera. Era quasi fatta per il suo approdo all’Al Itthiad, in effetti, dove avrebbe anche riabbracciato un amico come Karim Benzema, con cui ha già vinto tutto negli anni a Madrid. Ma, evidentemente, nel suo destino c’era il Siviglia. Come appreso da Damiano Er Faina, d’altronde, Ramos ha rispedito al mittente la proposta di 20 milioni annui di ingaggio proveniente dall’Arabia. In terra andalusa, dunque, andrà a guadagnare poco più di un milione a stagione.
Una scelta spiegata oggi dallo stesso trentasettenne, quando col volto sereno e sorridente, accolto in gran stile da tanti tifosi è atterrato all’aeroporto. Qui ha poi rilasciato le sue prime parole da giocatore dei Rojiblancos spiegando anche i motivi del suo ritorno. “Oggi è un giorno speciale, tornare a casa è sempre bello. Avremo tempo per le presentazioni. Volevo tornare qui, avevo un debito verso mio padre, mio nonno, verso il ‘Sevillismo’ e Antonio Puerta (suo ex compagno morto in campo nel 2007 a soli 23 anni). Per tutte queste ragioni era il momento di tornare“. Perché a volte, è proprio vero, al cuor non si comanda, e di sicuro dagli spalti del Sanchez Pizjuan, i tifosi sapranno ricambiare per tutto l’anno quel sentimento che ha “costretto” Ramos a tornare, come se non se ne fosse mai andato.