Episodio divertente al Do Dragao di Porto dove il direttore di gara ha annullato, tra le proteste, un rigore tramite telefono: cos’è successo.
Nell’epoca del VAR gli eventi bizzarri sono ormai all’ordine del giorno. Tra recuperi infiniti e decisioni affrettate o confuse il calcio è diventato una dimensione sempre più particolare. L’ultimo episodio particolarmente divertente ci arriva direttamente dalla Liga portoghese e ha come protagonista il Porto, nel match casalingo disputato contro l’Arouca. La partita è terminata con il risultato di 1-1, ma quanto accaduto nei minuti finali ha quasi del clamoroso.
Per capire meglio cosa sia successo allo stadio do Dragao di Oporto bisogna riavvolgere il nastro e partire dall’ultimo episodio accaduto sul terreno di gioco, ovvero la rete che ha permesso ai padroni di casa di pareggiare il risultato (1-1). Gol che è arrivato al minuto 20 di recupero, avete capito bene. Un dato pazzesco, ma che ormai sta entrando sempre più nella normalità da quando l’IFAB ha deciso sul prolungamento del gioco effettivo, così come era già stato mostrato durante i recenti Mondiali in Qatar. In realtà questa decisione non è stata adottata da tutte le federazioni. La UEFA, ad esempio, ha deciso di non utilizzarla per le proprie competizioni.
Porto-Arouca, l’arbitro annulla un rigore per teleofono
Il risultato di Porto-Arouca è stato quindi deciso al minuto 110, quasi come fosse un tempo supplementare. Ci ha pensato la zampata di Evanilson a risistemare una partita che si era messa sui binari sbagliati. Un pareggio che ovviamente ha causato una serie di polemiche da parte degli avversari, con il Porto già a sua volta inferocito per una serie di scelte arbitrali ritenute discutibili. In ogni caso quanto successo durante i minuti di recupero ha veramente dell’eclatante. Al 92esimo, infatti, l’attaccante Taremi, molto vicino al Milan nei giorni finali del mercato, cade in area senza un vero contrasto con un difensore avversario.
Gioco fermo e intervento del VAR per valutare cosa sia successo. Ma all’improvviso il collegamento salta, a causa di un problema in sala VAR. Questo fa sì che gli addetti non riescano a rivedere l’azione e a supportare il direttore di gara nella decisione definitiva. All’improvviso l’arbitro si reca a bordocampo e si fa consegnare un telefono, lo avvicina all’orecchio e inizia a dialogare con i suoi assistenti in sala VAR: questo è l’unico modo per rientrare in contatto. La conversazione dura quasi due minuti e, tra lo stupore generale, arriva la decisione: nessun calcio di rigore, il gioco prosegue.
Terminata poi la partita il Porto ha gridato allo scandalo: “Quanto successo è una violazione delle regole del gioco e rappresenta un grave errore che avrebbe potuto avere conseguenze sull’esito della partita”. Insomma, una serata di calcio da cuori forti, per i tifosi portoghesi, con un episodio che può restare nella storia dell’attuale stagione.