Dopo aver appeso i guanti al chiodo Buffon è ora il nuovo capo delegazione della nazionale italiana guidata da Spalletti. La prima intervista.
Oggi è stato il primo giorno della nuova vita calcistica di Gigi Buffon, non più sul rettangolo verde a difendere una porta, ma in veste di capo delegazione degli Azzurri. L’ex portiere di Parma e Juventus ha partecipato alla conferenza stampa di Coverciano ed ha subito offerto diversi spunti di discussione per tifosi e addetti ai lavori.
È un Buffon a dir poco entusiasta quello che si siede in conferenza stampa per la prima volta in veste di capo delegazione azzurro. L’ex estremo difensore era stato nominato già quando il CT in carica era Roberto Mancini e come ovvio che sia qualche passaggio e riferimento all’allenatore dimessosi e ingaggiato in seguito dall’Arabia Saudita, è capitato.
Buffon però rispetto alla sua naturale attitudine anziché intercettare preferisce schivare le polemiche sull’ex CT. La leggenda italiana preferisce di gran lunga concedersi alle emozioni più genuine che l’azzurro gli evoca, tra ricordi e propositi per il futuro in questa nuova veste.
Com’era lecito attendersi una delle prime domande poste a Buffon è sulla vicenda legata alle dimissioni di Roberto Mancini. L’ex portiere però sposa la linea già dettata dalle parole di Gravina in apertura e aggiungendo qualche considerazione personale. “È una scelta inaspettata a cui la Federazione ha dato risposte molto celeri e convincenti – ha affermato Buffon – è questa la cosa che importa di più all’universo azzurro“.
L’ex numero uno di Juve e Parma è molto più propenso a parlare di ciò che lo aspetta in questa nuova avventura insieme a Spalletti, per il quale ha solo parole di elogio. “Spalletti mi toglie le parole – ha dichiarato Buffon – io ogni tanto dovrei intervenire, ma lui non lascia vuoti o concetti da ribadire grazie alla completezza dei suoi ragionamenti“.
Durante la conferenza stampa però c’è anche modo di fare una bella “parata” seppur in maniera metaforica, per difendere il calcio italiano che qualcuno definisce “minore”. “Non avverto questo rischio – ha affermato Buffon – nonostante gli alti e bassi la verità sta nel mezzo. In questi giorni ha avuto la fortuna di stare vicino al presidente Gravina, lo staff ed al CT. Ho la sensazione che con Spalletti l’Italia abbia trovato l’uomo giusto al momento giusto“.
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