L’attore partenopeo Marzio Honorato, nel corso di un’intervista, ha parlato del destino di Renato Poggi in Un Posto al Sole.
La 26esima stagione di Un Posto al Sole regalerà incredibili colpi di scena per il grande pubblico. La soap napoletana – la serie più longeva del piccolo scherno nostrano – continua a tenere incollati milioni di italiani al teleschermo. Le avventure degli inquilini di Palazzo Palladini sono tornate in access prime time – 20.40 circa – su Rai Tre.
Le nuove puntate si baseranno su alcuni filoni principali: il più importane di questi sono le accuse nei confronti di Marina da parte di Lara. La Martinelli ha infatti accusato la Giordano di aver tentato di aggredire il piccolo Tommy e Roberto sembra credere alla sua versione.
Il destino di Renato
Nelle ultime puntate, Renato Poggi, interpretato sin dalla prima puntata dall’attore Marzio Honorato, è rimasto ai margini della narrazione, in particolare dopo le nuove scelte di Giulia. Molti telespettatori temono che prima o poi uno degli inquilini più famosi di Palazzo Palladini possa uscire di scena. Ma sarà davvero così? A rispondere a questa domanda è lo stesso Honorato nel corso di un’intervista rilasciata a TeleSette. Ha spiegato l’attore partenopeo: “Ne ha passate davvero di tutti i colori! Non so che cosa possa capitargli ancora, ma mi affido ai copioni e agli sceneggiatori. Attualmente si sta dedicando alla famiglia, ai figli e ai nipoti com’è giusto che sia”.
Nel corso dell’intervista, l’attore ha rivelato di un particolare aneddoto. A quanto pare, infatti, il suo personaggio sarebbe dovuto uscire di scena dopo pochi anni e, invece, sono ormai 26 ed è particolarmente caro al grande pubblico. Del resto, Renato Poggi e il portiere di Palazzo Palladini, Raffaele, sono davvero i volti principali della serie. E proprio della profonda amicizia e stima nata sul set con il collega Patrizio Rispo ha parlato Marzio Honorato: “Faccio il mio lavoro, recito ciò che scrivono. Sicuramente sento più vicine a me le scene comiche con Patrizio Rispo, i continui battibecchi tra Raffaele e Renato, perché mi riportano al teatro da cui provengo e che mi ha formato”.