Fulmine colpisce dodicenne in allenamento. Al risveglio: “Forza Milan”

Sfiorata tragedia a Chieti, dove un ragazzino di dodici anni è stato colpito dal fulmine: al suo risveglio il primo pensiero è stato il Milan.

Mercoledì 30 agosto un ragazzino di dodici anni è stato colpito da un fulmine poco prima dell’allenamento. I soccorsi sono stati rapidissimi, il giovane calciatore è stato immediatamente rianimato dopo l’arresto cardiaco ed è stato portato d’urgenza in ospedale.

L’episodio è avvenuto al campo Celdit di Chieti Scalo, quando nel pomeriggio del 30 agosto il giovane 12enne si stava per allenare con i suoi compagni di squadra. In un primo momento, dopo la rianimazione, le condizioni del ragazzo sembravano piuttosto critiche. Persino il sindaco aveva rilasciato preoccupanti commenti a riguardo: “Il piccolo è intubato e non ha ripreso conoscenza”. Con il supporto dei sanitari all’interno dell’ospedale Ss Annunziata, il ragazzo si è risvegliato oggi, ma resta ancora in terapia intensiva. A riportarlo è Rete8.

Dodicenne colpito dal fulmine, il sindaco: “Ha detto Forza Milan”

La notizia ha sconvolto l’intera comunità abruzzese, oltre ad aver messo in apprensione amici e familiari del ragazzo. La squadra inizialmente è rimasta sotto shock, quando il compagno è stato portato in codice rosso in ospedale, con un quadro clinico tutt’altro che confortante. Fortunatamente, con il passare delle ore, il giovane calciatore avrebbe superato le condizioni critiche, ma è ancora in terapia intensiva ed è sotto attenta osservazioni dell’equipe medica dell’ospedale in cui è ricoverato.

Milan
Una bandiera del Milan (LaPresse) – TvPlay.it

Il sindaco di Chieti Diego Ferrara ha rivelato che il bambino non è più intubato e ha già ricominciato a parlare. Le sue prime dichiarazioni sarebbero state un “Forza Milan“. Il primo pensiero del bambino è stato proprio il club rossonero, che venerdì ha vinto 2-1 contro la Roma ed è in testa alla classifica a punteggio pieno. Il primo cittadino abruzzese ha rivelato anche di voler andare a trovare il ragazzino appena le sue condizioni miglioreranno e i medici permetteranno le visite.

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