In mattinata si è tenuta la conferenza stampa di Luciano Spaletti come nuova guida tecnica della Nazionale italiana.
In attesa del termine della terza giornata di campionato, questa mattinata è stata contraddistinta dalla conferenza stampa di presentazione di Luciano Spalletti come nuovo ct della Nazionale italiana.
Il tecnico toscano, di fatto, è diventato il selezionatore dell’Italia campione d’Europa in carica a metà agosto, ovvero quando Roberto Mancini ha presentato le proprie dimissioni da ct della nostra Nazionale.
Luciano Spalletti, ovviamente, non ha nascosto una certa emozione nella conferenza stampa di presentazione come nuova guida tecnica dell’Italia. Il tecnico, infatti, ha anche ricordato un episodio di quando era bambino: “Un sogno che parte da lontano, ovvero quando avevo 11 anni, nel 1970, ai Mondiali del Messico, tutte le mamme cucivano in casa e chiesi alla mia di fare una bandiera dell’Italia più grande possibile per festeggiare quell’incredibile 4-3 con la Germania. E poi ora questa bandiera la porterò in panchina e spero di far rinascere quel sogno”. L’allenatore si è soffermato anche sulla questione clausola con il Napoli.
Italia, Spalletti: “Clausola? Niente mi farà retrocedere dal pensiero di aver preso una decisione corretta”
Luciano Spalletti, infatti, ha rilasciato queste dichiarazioni sulla diatriba con Aurelio De Laurentiis: “Napoli? E’ stata un’esperienza bellissima, è stato qualcosa di travolgente. Resta un ricordo bellissimo. Cosa posso dire sulla clausola? Niente mi farà retrocedere dal pensiero di aver preso una decisione corretta. Ci sono degli aspetti che devono essere messe a posto. Stanno lavorando gli avvocati e spero che si possa arrivare alla soluzione migliore per entrambe le parti”.
Il nuovo CT dell’Italia ha poi continuato il suo intervento: “Cosa cerco? La felicità, perché è quella di cui abbiamo bisogno. La maglia della Nazionale è una sfida importante, non tutti la possono gestire. Serve spirito di appartenenza, come l’hanno avuto giocatori del calibro di Buffon, Mazzola, Riva, Baresi, Maldini, Baggio e tanti altri. Abbiamo in calendario due gare importanti, quindi abbiamo bisogno sia di esperienza che di minutaggio”.
La conferenza stampa di presentazione di Luciano Spalletti si conclude poi con queste parole: “So delle difficoltà che hanno i club quando ci sono le convocazioni delle nazionali, ma il bene della Nazionale è il bene di tutto il calcio italiano. Da Roberto Mancini eredito una buona squadra. Poi, bisogna cancellare assolutamente le mancate partecipazioni ai due ultimi mondiali. Partiremo sicuramente da una difesa a quattro ma per essere forti abbiamo bisogno delle responsabilità. Problema centravanti? Ce ne sono in Italia che possano giocare per la Nazionale. Ci sono anche calciatori che giocano in altri ruoli che, secondo me, possono ricoprire questo ruolo. Mi sembra che ci siano delle potenzialità davanti da poter sfruttare, ma c’è un lavoro da fare. Moduli di riferimento? 4-3-3 e 4-2-31”.