Il Milan si è ridotto alle ultime ore di mercato per cercare disperatamente un centravanti, perché Patson Daka può essere la soluzione.
La dirigenza del Milan sta seriamente rischiando di vanificare il mercato pirotecnico condotto in estate con un finale di sessione a tratti sconcertante. Non era partita senza dubbio sotto i migliori auspici l’estate dei tifosi rossoneri quando hanno visto far fuori nell’arco di pochi giorni prima Paolo Maldini e Frederic Massara dalla dirigenza, quindi Sandro Tonali dalla rosa.
Tuttavia con gli arrivi di Loftus-Cheek, Pulisic, Romero, Reijnders, Okafor, Chukwueze, Musah e Pellegrino il morale di tanti tifosi è tornato alto, grazie anche ai due successi ottenuti nelle prime partite di campionato, sebbene contro avversari non proprio irresistibili. Non tutti i tifosi però si sono lasciati abbagliare dalla quantità di acquisti. Più di qualcuno infatti sui social ha fatto notare come la mancanza di un vero vice-Giroud fosse palese e non trascurabile, così come di un mediano di ruolo.
Taremi pareva il profilo perfetto, ma la trattativa è sfumata ed il Milan ora dopo aver ceduto anche Colombo in prestito al Monza, si ritrova a cercare disperatamente una punta da dare a Pioli che ora potrebbe vedere arrivare dalla Premier League lo zambiano Patson Daka del Leicester.
Patson Daka, le caratteristiche dell’obiettivo del Milan
Il 24enne del Leicester viene da due stagioni in Premier League decisamente sottotono. Con 9 reti in 53 presenze l’attaccante nato nello Zambia non è sembrato nemmeno il lontano parente del bomber che invece nelle precedenti due stagioni aveva messo a segno 51 reti in 59 partite con la maglia del Salisburgo.
Involuzione o giocatore giusto nella squadra sbagliata? Il dubbio resta, considerando lo score antecedente alla sua esperienza inglese ed essendo capitato in un Leicester che aveva decisamente esaurito la magia e nell’ultima stagione è anche retrocesso. Al netto dei numeri e dei dubbi c’è da fare anche un’altra considerazione su Daka.
Rispetto a Taremi, lo zambiano è un tipo di attaccante differente. Mentre il centravanti iraniano per caratteristiche è decisamente più vicino a Giroud, quindi avrebbe rappresentato il subalterno perfetto per il francese, Daka è invece meno fisico e che attacca maggiormente la profondità. Un tipo di soluzione diversa ed una nuova scommessa per Pioli, che però arrivato a questo punto dovrà accontentarsi di chiunque arrivi e magari recriminare per qualche milione di troppo speso per innesti in posizioni già ampiamente coperte, mentre in altri settori della rosa c’era un’evidente voragine.