La Fiorentina è stata inserita nel gruppo F, quindi si sfiderà Ferencvaros, Genk e Cukaricki.
Tutto bene quel che finisce bene per la Fiorentina, che dopo aver ribaltato la sconfitta dell’andata a Vienna, ha battuto nel secondo atto il Rapid con il risultato di 2-0.
Partendo in seconda fascia, è stata inserita in un raggruppamento piuttosto semplice, nel quale gli verrà chiesto di concludere da prima della classe.
La più forte è il Ferencvaros
Tra tutte le compagini che poteva pescare la squadra gigliata, il Ferencvaros è senza alcun dubbio la più abbordabile. Campione uscente in Ungheria, dove ha concluso la stagione con 63 punti in 33 gare totali, ottenendo un margine di sei punti sul Kecskemet secondo, avrà l’ambizione di migliorare le ultime stagioni internazionali.
Nell’ultima edizione europea, infatti, i magiari sono arrivati fino agli ottavi di finale di Europa League, arrendendosi solamente al Leverkusen, dopo aver passato da primi un girone con Monaco, Trabzonspor e Stella Rossa.
In generale, però, gli ungheresi nelle ultime stagioni hanno sempre fatto bene e sono scesi in campo in Champions League diverse volte dal 2010 ad oggi.
Da tenere d’occhio sicuramente il trequartista norvegese Zachariassen, ma anche laterale Cristian Ramirez, l’ala destra Adama Traore e il portiere, capitano esperto della squadra, Dibusz. In panchina c’è Csaba Maté, scelto ad interim e che probabilmente molto presto verrà sostituito.
La vera testa di serie è il Genk
Se per quanto riguarda la prima fascia, il pescaggio della Fiorentina è stato più che positivo, non si può dire lo stesso per le terze urne. I belgi del Genk erano sulla carta una tra le compagini più interessanti del palinsesto.
Parte di un movimento in rapida espansione, quello belga, nella scorsa stagione hanno concluso il campionato al primissimo posto nella classifica regolare, con gli stessi punti dell’Union Sant-Gilloise, salvo poi cedere il passo all’Anversa, concludendo il campionato come mai era successo, con tre squadre nel raggio di un punto.
Nelle ultime stagioni i Puffi hanno disputato match importantissimi in Europa, dalla Champions League del 2019, alla fase finale dell’Europa league dell’anno prima.
Addirittura nella stagione 2016-2017 eliminarono i rumeni dell’Astra Giurgiu al playoff, sconfiggendo poi nel derby belga il Gent agli ottavi. Un quarto di finale storico, che vedrà i biancoblu eliminati solamente contro il Celta Vigo e per un totale di 4-3.
Tranne una stagione di ricostruzione, il Genk ha sempre tenuto livelli molto alti e la Fiorentina dovrà stare attenta ad alcuni tra i calciatori giovani più seguiti d’Europa, dal diciannovenne El Khannous, al ventiquattrenne Trésor, passando per Vandevoordt, McKenzie, capitan Heynen e Oyen.
Alla scoperta del Cukaricki
La bellezza esotica della Conference League spalanca le porte a una compagine difficilmente sentita prima d’ora: se il TSC Backa Topola, che finisce in Europa League nel raggruppamento con West Ham, Olympiakos e Friburgo, difficilmente l’avevamo mai sentito, un’altra serba si affaccia ai gironi di una competizione europea.
Con 62 punti, gli stessi della compagine sopracitata, infatti, il Cukaricki era entrato nella poule scudetto dello scorso anno, concludendo poi con 75, al terzo posto, con gli stessi punti del TSC, ma con una differenza reti peggiore.
E così le competizioni europee aprono le porte ad una nuova compagine serba, capace di arrivare sopra alle storiche Vojvodina e Partizan Belgrado.
Una storia strana soprattutto perché i bianconeri sono molto poco conosciuti, nonostante abbiano lanciato alcuni calciatori interessanti nei top cinque campionati, tra cui Aleksander Kolarov.
Solo tre volte in Europa League, due in Conference e due volte in coppa Intertoto. Mai hanno giocato in Champions League, ma potrebbero farlo nelle prossime stagioni.
Dando un’occhiata alla rosa, gli unici calciatori discretamente interessanti sono il capitano in mediana Docic, il terzino sinistro Tosic e l’ala offensiva Owudu.
Il 3-5-2 di mister Igor Matic si candida, ai nastri di partenza, come Sparring partner, ma attenzione alla magia della Conference che sorprende sempre tutti.