Juve-Bologna, Di Bello non è un caso: l’annuncio in diretta è incredibile. Continua a tenere banco l’episodio del rigore negato ai felsinei domenica scorsa
Il mancato calcio di rigore concesso al Bologna in occasione del match contro la Juventus di domenica scorsa valido per la seconda giornata di campionato continua a tenere banco nelle discussioni sui social e tra i media. Considerata la gravità dell’errore e le conseguenze che ha avuto sulla partita, i felsinei avrebbero avuto la grande chance di conquistare i tre punti, è difficile fare finta di niente in merito al clamoroso errore, se così vogliamo definirlo, commesso dall’arbitro Di Bello. L’immagine del più che evidente fallo commesso da Iling Junior ai danni di Dan Ndoye resterà impressa a lungo.
Per rivisitare nei dettagli la decisione del fischietto di Brindisi, nel corso della diretta di TvPlay è intervenuto un ex arbitro di provata affidabilità come Mario Mazzoleni: “Ci troviamo sicuramente di fronte ad episodi molto gravi perché oggi gli arbitri possono avvalersi del supporto tecnologico che ai miei tempi non esisteva. Non andare a rivedere l’azione – sottolinea a più riprese Mazzoleni – rappresenta un errore, l’arbitro che si arroga l’aver visto tutto perfettamente non deve più esistere. Fatta questa premessa è innegabile che la decisione presa sia una topica clamorosa, definire nettissimo questo rigore con espulsione mi sembra il minimo”.
Juventus-Bologna, l’atto di accusa nei confronti della classe arbitrale: “Sono tutti molto scarsi”
Ma secondo l’ex fischietto bergamasco i problemi della classe arbitrale partono riguardano la preparazione, a suo dire scarsa, della stragrande maggioranza dei direttori di gara: “Bisogna lavorare seriamente sulla qualità degli arbitri, indipendentemente da tutto quello che ho letto su sudditanza psicologica e altro, c’è una bassa qualità della classe arbitrale. Non è l’episodio così plateale in area quello con cui si aiuta una squadra, ci sono 24 telecamere, gli errori si commettono, ne ho fatti anche io, lo si fa perché sei convinto di aver visto qualcosa che poi in campo non è successa, qui parliamo più di presunzione”.
In realtà secondo altri osservatori non è la presunzione che avrebbe indotto Di Bello a sbagliare, quanto piuttosto una sorta di sudditanza nei confronti dei più potenti bianconeri rispetto al Bologna. Se i felsinei con l’uomo in più si fossero portati sul 2-0 a venti minuti dalla fine per la squadra di Massimiliano Allegri rimontare il doppio svantaggio sarebbe stata quasi impossibile.