Roberto Mancini sarà presentato oggi come CT dell’Arabia Saudita: nascono i primi problemi legati alla composizione dello staff
Roberto Mancini inizierà ufficialmente oggi la sua nuova avventura in panchina come CT dell’Arabia Saudita. Sarà infatti presentato alle 16 italiane in un hotel di Riad, il primo passo di un matrimonio che, almeno stando al contratto firmato, dovrebbe terminare nel gennaio 2027, dopo la Coppa d’Asia che l’Arabia Saudita disputerà in qualità di Paese organizzatore. Un accordo d’oro, considerato come il Mancio incasserà circa 90 milioni di euro, una cifra davvero principesca, praticamente impossibile da rifiutare.
“Ho fatto la storia in Europa, ora voglio farla in Arabia Saudita” il messaggio, in inglese, di Mancini pubblicato sui suoi canali social e diffuso dalla federcalcio saudita. Un video di forte impatto quello scelto da Mancini, in cui non manca l’impresa più grande raggiunta, la vittoria dell’Europeo nel 2021 in finale contro l’Inghilterra.
Certamente il punto più alto della sua esperienza sulla panchina azzurra che consta anche della grande delusione relativa alla mancata qualificazione al mondiale disputato in Qatar lo scorso inverno. “Questo incarico è un riconoscimento del valore attribuito al calcio italiano, porterò con orgoglio la nostra italianità nel mondo“, ha poi scritto il CT su Instagram.
Mancini, la situazione dello staff. La Figc può fare causa
Il CT, però, è già alle prese con i primi problemi. Uno su tutti, quello legato al suo staff. Mancini, negli ultimi giorni, ha reso bollente il suo telefono; qualche membro del suo staff storico, infatti, ha palesato più di qualche dubbio per il cambio radicale di vita, dovuto anche alla “necessità” di vivere almeno sei mesi l’anno in Arabia Saudita per questioni fiscali (sarebbe netto l’ingaggio solo in questo caso), per uno stile di vita a Riad ovviamente molto agiato ma totalmente differente rispetto all’Italia.
Ci sarebbero stati dei ripensamenti, anche se il “gruppo storico” ha già dato il suo assenso; da Attilio Lombardo e Fausto Salsano, i suoi assistenti tecnici, al preparatore dei portieri Massimo battara fino ai preparatori atletici Andrea Scanavino e Claudio Donatelli fino ad Antonio Gagliardi, assistente tattico. Si è aggiunto un altro dello staff azzurro, il match-analyst Simone Contran.
In dubbio, invece, gli osservatori Mauro Sandreani e Giulio Nuciari ma anche Alberico Evani, il vice nell’Italia. Ci sarà, invece, Alessio Agostino, fisioterapista, già presente in Arabia Saudita ed in passato collaboratore proprio di Mancini.
E l’Italia? La Federcalcio non ha formalmente accettato le dimissioni ma tant’è, d’altronde nel contratto di Mancini non vi erano clausole; ciò nonostante, si sta pensando anche ad una possibilità di risarcimento danni nei confronti dell’ormai ex CT per le dimissioni repentine e la necessità che in via Allegri ha avuto nel dover cercare una nuova guida.