Intervista esclusiva ad Alessandro Grandesso della Gazzetta dello Sport: ecco chi è Guendouzi e cosa può dare alla Lazio di Sarri.
La Lazio ha praticamente chiuso per l’arrivo di Mattéo Guendouzi dal Marsiglia. Un calciatore di qualità e quantità che andrà a rinforzare il pacchetto di centrocampo dei biancocelsti. Un profilo stimato da Sarri che lo ha affrontato più volte nel corso della sua esperienza sulla panchina del Chelsea quando il francese militava nell’Arsenal.
Per analizzare questa operazione di mercato della Lazio abbiamo contattato Alessandro Grandesso, giornalista de La Gazzetta dello Sport ed esperto di calcio francese.
Alessandro Grandesso a TvPlay.it: “Guendouzi alla Lazio? Con Sampaoli era un punto fermo del Marsiglia”
Quali sono le caratteristiche principali di Guendouzi? Nel gioco di Sarri, secondo te, agirà da mezzala?
Deschamps lo definì centrocampista moderno box-to-box. E’ una mezzala potente, abile nei recuperi e nelle percussioni, buona tecnica e visione di gioco. E’ polivalente, ma con doti più offensive che di regia.
Come si è comportato in questi due anni in Ligue 1?
Era un perno irrinunciabile nel centrocampo di Sampaoli, in un sistema di gioco molto offensivo che richiama i principi di Sarri. Con Tudor ci sono state scintille d’estate, poi era spesso titolare, anche se sottoposto a maggior concorrenza. Diciamo che l’ultima non è stata una stagione idilliaca.
Reputi sia un passo in avanti nella sua carriera arrivare alla Lazio dopo l’Hertha Berlino e il Marsiglia?
Giocare in Champions non può che essere benefico e al Marsiglia avrebbe rischiato di restare ai margini, perché Marcelino preferisce altri profili in squadra.
Ti ha stupito quest’operazione?
Il Marsiglia ci guadagna in termini economici, incassando più di quanto speso. La Lazio ottiene un centrocampista con margini di miglioramento. Il giocatore completa l’esperienza in un quarto campionato (dopo Premier, Bundesliga e Ligue 1, ndr), quindi è un affare un po’ per tutti.