Nella partita tra Napoli e Sassuolo è arrivata l’espulsione diretta per Maxime Lopez: il motivo della decisione dell’arbitro Giua.
Dopo la sconfitta all’esordio con l’Atalanta, il Sassuolo ha trovato il Napoli alla seconda giornata. Non il migliore avversario per cercare riscatto soprattutto al Maradona e dovendo giocare un uomo in meno per quasi tutta la ripresa. Un’inferiorità numerica causata dall’ingenua espulsione di Maxime Lopez, cacciato anzitempo negli spogliatoi.
Nel primo tempo gli azzurri avevano già sbloccato il risultato col rigore di Osimhen che si è ripetuto dopo la doppietta al Frosinone. Un gol, arrivato al 16′, che ha costretto i neroverdi a inseguire una difficile rimonta diventata ancora più improbabile dopo la follia del suo centrocampista. Al 52′ infatti l’arbitro Giua ha improvvisamente fermato il gioco, sventolando il cartellino rosso in faccia all’ex Marsiglia. Un episodio curioso perché non arrivato dopo un fallo di gioco, bensì per un grave insulto percepito nei suoi confronti.
Nello specifico il direttore di gara, spiegando la decisione agli altri giocatori in campo, ha fatto bene ripetuto l’offesa ricevuta a chiare lettere (“mi ha detto figlio di putt…”). Una leggerezza carissima di Maxime Lopez che infatti non ha nemmeno protestato, dirigendosi subito a testa bassa fuori dal campo perché consapevole di averla fatta grossa e tra l’altro sarà sicuramente squalificato per più giornate.