Arabia Saudita che sta conquistando in tutti in termini di mercato ma le stelle acquistate non stanno producendo spettatori televisivi.
Per diventare grandi e supere coloro che per anni hanno fatto la storia di uno sport così importante come il calcio, non bastano i soldi e i grandi calciatori, ma serve anche altro. Cosa? Una tradizione e una società moderna, che si allinei a quelle che sono anche le usanze degli altri Paesi, in modo tale da non creare discrepanze o problematiche sociali. Questioni che, ad esempio in Qatar sono emerse a più riprese e che non hanno consentito di ottenere un grande successo al Mondiale disputato a dicembre.
Proprio il Mondiale in Qatar ha spinto l’Arabia Saudita ad investire in maniera massiccia nel mondo del calcio. E così, prima è arrivato Cristiano Ronaldo e in quest’ultima sessione estiva di calciomercato, sono arrivati altri big. Vecchi e giovani, pronti a rendere quel calcio molto più interessante di quello europeo a suon di mega ingaggi.
Arabia Saudita, i big non bastano per sfondare
Un modo, il solito in termini di business, per contrastare il calcio europeo e prendersi lo scettro del mondo. D’altronde, anche in passato i club europei l’hanno fatto con i club sudamericani, anche se con cifre leggermente più basse. Gli arabi però ci stanno provando in tutti i modi e in Italia, c’è chi come ‘La 7’ ha provato a creare una finestra verso quel nuovo mondo comprando i diritti Tv. Un qualcosa di intelligente e anche di interessante.
Un’apertura verso un nuovo mondo e soprattutto verso coloro che, in un modo forse alquanto forte dal punto di vista economico, stanno provando a mettersi in mostra. Peccato però che, almeno per il momento, l’arrivo di tanti campioni come Cristiano Ronaldo, Benzema, Brozovic, Mané, Koulibaly, non stia sortendo un grande effetto in termini di spettatori televisivi.
Difatti, secondo quanto viene riportato nell’edizione odierna di ‘TuttoSport’, nelle prime due gare di campionato trasmesse in diretta su ‘La7’, hanno registrato 64mila e 154 mila spettatori. Cifre alquanto basse per nuovo corso che auspicava di partire bene con l’acquisto di tanti campioni e prendendo proprio spunto dai grandi club europei.
Quello che forse però non è chiaro è che i tifosi e gli appassionati di calcio, non guardavano e non vedono ancora oggi il Real Madrid, il Barcellona e la Juventus solo per i campioni che riescono a mettere in campo quanto per la loro storia, per ciò che hanno rappresentato nel mondo del calcio e per ciò che rappresentano ancora oggi. Un qualcosa, su cui l’Arabia Saudita deve riflettere perché la storia non si può comprare ma la si può solo costruire con il tempo e la giusta programmazione.