Passi in avanti in Italia nella lotta alla pirateria, che però ancora non è stata sconfitta: ecco la situazione attuale.
È tornato il calcio con la prima giornata di Serie A, ma purtroppo, con esso, è tornata anche la pirateria, piaga del nostro calcio che ormai da decenni blocca la crescita dei diritti televisivi italiani.
Dopo un’estate colma di annunci e campagne “anti-pezzotto”, la Serie A è ripartita. E il massimo campionato nostrano è ricominciato nel segno della nuova normativa, emanata l’8 agosto, che prevedeva l’individuazione e la chiusura entro mezz’ora di tutti i siti che rubavano il segnale delle partite.
Si passa, per legge, da multe di cinquemila euro per chi usufruisce, al carcere per chi trasmette. Una pena pesante e dolorosa, ma doverosa per bloccare il flusso illegali del calcio in Italia.
Fra i vari punti della legge sopracitata, è presente la piattaforma, con la lega serie A che ha donato al garante questo sistema per rivelare i siti pirata che trasmettono il campionato; grazie alla legge 93/2023, il garante ordinerà direttamente agli operatori Internet di bloccare il sito pirata in un tempo massimo di mezz’ora.
E tutto sommato la piattaforma funziona, per fortuna, riuscendo quindi ad individuare i canali che trasmettono in modo illegale il campionato di serie A. Solo nella prima giornata ben 100 siti pirata sono stati segnalati, ma il problema più grande è l’effettiva funzionalità.
Nonostante siano stati tutti individuati, nessuno di questi è stato oscurato: chi ha usufruito di questi servizi già da Frosinone-Napoli, prima gara in assoluto, lo ha fatto anche per tutte le restanti nove partite, fino all’ultimo match, quello del Milan. Solo 15 secondi di ritardo rispetto a DAZN, ma le stesse funzionalità del colosso a pagamento.
Con la piattaforma in via di implementazione, ad oggi sembra impossibile riuscire a disabilitare i nomi di dominio e degli indirizzi IP illegali. Servirà una riunione, fissata alla prima settimana di settembre, per riuscire a dare risultati già da inizio ottobre.
Il tempo, però, passa e se il sistema verrà reso agibile dopo i primi giorni di ottobre, già oltre 80 partite saranno state condivise in modo illegale sul celebre Pezzotto. Probabilmente in futuro il tentativo avrà il successo sperato, ma ad oggi la pirateria ancora non è stata sconfitta.
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