Lucio, occhio a Kayode: Italiano l’ha già promosso

Michael Kayode ha fatto parlare di sé per la straordinaria prestazione al debutto in Serie A con la maglia della Fiorentina contro il Genoa: Spalletti lo tiene d’occhio

Eppur si muove, starà pensando Luciano Spalletti attendendo i suoi primi passi a Coverciano. Nessuna illusione, il 61% dei giocatori della Serie A sono stranieri e probabilmente si scenderà ancora sotto il 34% di convocabili in Nazionale. Dalla prima giornata, però, qualche buona notizia è arrivata: ci sono stati dieci titolari italiani in più e il 50% dei gol parla italiano rispetto al 28% di un anno fa.

Un dato che fotografa anche il ricorso al vivaio, non solo per gli italiani perché c’è un’inversione di tendenza. Di solito i giovani debuttano nelle ultime giornate di campionato, quando gli allenatori senza la pressione degli obiettivi già raggiunti possono lanciare qualche ragazzo in più.

Stavolta, invece, è accaduto su più campi alla prima giornata con storie diverse accomunate da un segnale dato dall’allenatore ai sogni dei ragazzi provenienti dal vivaio: fai parte dell’organico, credo in te

Lucio, occhi puntati su Kayode

Il commissario tecnico della Nazionale deve non solo guardare al presente ma anche alla prospettiva, inserendo nel proprio database quelli che in futuro potranno dare il proprio contributo. Tra questi c’è Michael Kayode, esterno destro basso adattabile anche a sinistra classe ‘2004 di origini nigeriane ma nato a Borgomanero in Piemonte. Parliamo di un campione d’Europa perché lo scorso 16 luglio ha deciso la finale dell’Europeo Under 19 contro il Portogallo con il colpo di testa vincente su cross di Hasa.

Kayode alla Fiorentina
Michael Kayode con la maglia della Fiorentina (LaPresse) – TVPlay.it

Tra i giovani della prima giornata, è la storia più bella, interessante. Ha giocato 81 minuti sulla fascia destra prima di lasciare spazio a Dodò e Italiano è stato soddisfatto: “Kayode ha fatto bene, era molto carico dopo la vittoria dell’Europeo, girava per il Viola Park con la medaglia al collo. Ha un grande motore, una grande corsa e palla al piede sa come si gioca. Lui e Dodo lì a destra sanno molto importanti per noi quest’anno”.

Ora è tutto bello ma per Kayode non è stato facile, all’età di quattordici anni, quando con le vecchie regole era il momento della scelta per le società, la Juventus dopo sette anni ha deciso di non credere in lui mandandolo via prima in prestito biennale e poi perdendolo a titolo definitivo.

Kayode è l’ennesima prova che l’inferno dei Dilettanti rappresenta la palestra più formativa che possa esistere. Nel 2020 Kayode è andato in serie D al Gozzano, ha portato a casa 34 presenze con 2 gol e al debutto si è fatto subito notare con salvataggio sulla linea e rigore procurato. La Fiorentina, che lavora benissimo sul settore giovanile e sullo scouting, ha scelto di prenderlo per la Primavera, categoria in cui ha vinto Coppa Italia, Supercoppa, perdendo la finale scudetto contro il Lecce. Ora anche per la prima squadra, dove sarà un valore aggiunto per Italiano.

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