Spalletti può festeggiare: il dato sulla prima giornata di Serie A è sbalorditivo e lancia dei segnali niente male all’Italia del futuro.
La prima giornata della Serie A 2023-24 è passata agli archivi: Milan, Inter, Juventus, Napoli, Fiorentina e Atalanta hanno vinto tutte, mentre Roma e Lazio sono partite decisamente peggio.
La costante, però, è stata sicuramente quella dei centravanti: Belotti, Lautaro, Osimhen, Vlahović e Giroud hanno segnato tutti, lanciandosi immediatamente un segnale uno con l’altro per la palma futura della scarpa d’oro.
La statistica che però sorprende e che può far sorridere Luciano Spalletti non è certamente quest’ultima.
Se negli ultimi mesi Roberto Mancini, prima delle inaspettate dimissioni, si era spesso lamentato della mancata presenza di calciatori azzurri nel nostro massimo campionato, la prima giornata di Serie A ha smentito immediatamente le sue parole.
Il 50% dei goal siglati nell’atto primo, per l’esattezza 13 su 26, infatti, sono arrivati da giocatori italiani.
Un numero più alto di questo non si registrava dal 2010, anno in cui, tra l’altro, Arnautovic lasciò l’Inter. In quella stagione lì, la giornata numero uno vide appena 15 goal, nove dei quali di giocatori azzurri (66,7%).
Se alla lista delle tre finaliste italiane (Inter, Roma e Fiorentina) l’ex commissario tecnico aveva descritto il successo come una vittoria della Serie A e non del calcio italiano, Spalletti, nel momento esatto in cui si sta “tirando su” le maniche per prepararsi al nuovo incarico, può ritenersi soddisfatto.
La statistica che il giornalista Giuseppe Pastore evidenzia su Twitter è da considerare con attenzione: Politano, Bonazzoli, Chiesa, Mandragora, Biraschi, Biraghi, poi due volte Candreva e altre due il gallo Belotti. Un range niente male, soprattutto se si pensa che anche i goal arrivati da calciatori non italiani provengono da due doppiette.
Nel 2010 gli italiani in rete furono Giandomenico Mesto del Genoa, Donati del Bari, Pellissier e Moscardelli del Chievo, Ricchiuti del Catania, D’agostino della Fiorentina, Pippo Inzaghi del Milan, Morrone del Parma, Antonio Cassano e Guberti della Sampdoria. Le uniche reti che non arrivarono da calciatori azzurri furono quelle di Bojinov, Pato, Thiago Silva e Cavani.
Una statistica che ancora può voler dire poco, ma che invece lancia un lumicino di speranza in quello che sarà il futuro di Spalletti da nuovo CT della nazionale.
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