Il Napoli parte vincendo e sogna un doppio colpo: dopo i 35 milioni per Gabri Veiga, in arrivo anche Lindstrom. Ecco chi è.
Nonostante le difficoltà, parte col verso giusto il nuovo Napoli di Rudi Garcia. Di difficoltà si parla perché il primo goal, dal dischetto, lo mette a segno il giovane promettente Harraoui del Frosinone.
Gentile concessione di un Cajuste che soffre l’adattamento al nostro campionato e prima provoca il calcio di rigore, poi prende un cartellino giallo fermando un contropiede sulla trequarti avversaria, infine ficca il naso sulla rete di Raspadori, invalidandola per una sua posizione di fuorigioco.
Ad ogni modo, per i partenopei, tutto bene quel che finisce bene: il solito formidabile mascherato Victor Osimhen lascia un segno pesante sulla partita con la sua doppietta personale, con la gara ripresa da una marcatura di Politano, e il portiere Turati tutt’altro che incolpevole.
In attesa che la situazione per Gabri Veiga si sblocchi, il Napoli valuta la pista Lindstrøm, avvicinandosi alla chiusura in caso di partenza di Lozano.
In giornata è previsto un briefing per chiudere con l’Eintracht Francoforte per Jesper Lindström, ala destra e trequartista ventitreenne danese. Il classe 2000 ha un valore pari a 25 milioni di euro e in Campania potrebbe sbocciare definitivamente.
Il suo ruolo originale, il trequartista, lo pone in difficoltà su quello che sarà il sistema di gioco partenopeo: a destra in carriera ha giocato a malapena cinque volte, molto poche, mentre 13 partite le ha disputate dalla parte opposta.
Ma fra Germania e Danimarca ha giocato praticamente ovunque: oltre che sulla batteria della trequarti, è stato impiegato anche da mezzala, da mediano, esterno di centrocampo sia a destra che sinistra, seconda punta e in otto partite anche da centravanti puro, siglando tre reti e un assist.
È stata molto positiva la sua ultima annata, nella quale è riuscito a mettere a segno nove goal e a fornire quattro passaggi vincenti. Se non si tiene in considerazione l’infortunio all’articolazione della caviglia che lo ha costretto ai box fra inizio marzo e fine aprile, è tutto sommato un calciatore integro fisicamente.
Veloce e bravo nell’accelerazione, si è dimostrato capace sulla lunga distanza, così come nei dribbling; è, inoltre, intelligente tatticamente. È probabile che, in un ipotetico 4-3-3 lui possa essere schierato sia destra che a sinistra nei tre d’attacco, ma anche trequartista partendo da mezz’ala un po’ come a Napoli fa Zielinski.
Aspettando la liquidità di un eventuale cessione di Lozano, i partenopei si getterebbero immediatamente su questo talento cristallino.
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