La Roma chiude una doppia operazione col PSG: come può Renato Sanches essere la chiave – Champions per Mourinho?
La Roma ha dovuto sopperire in fretta e furia alla partenza di Matić, direzione Rennes, andando a chiudere un doppio accordo con il Paris Saint-Germain, società amica con la quale lo scorso anno aveva portato a compimento l’operazione relativa a Wijnaldum.
Il primo dei due colpi è destinato proprio a coprire la mancanza della centrale serbo: torna a Roma, infatti, dopo aver giocato in Zenit, PSG e Juventus, Leandro Paredes.
Come giocherà Renato Sanches nella Roma di Josè Mourinho?
Sempre all’ombra della Torre Eiffel, l’altro nome che ieri è sbarcato a Roma risponde a quello di Renato Sanches.
Il calciatore portoghese, che nel 2016 vinse anche l’europeo con la nazionale lusitana, sembrava esser destinato a diventare il futuro del Bayern Monaco, ma dopo aver alzato al cielo il prestigioso trofeo con la nazionale, l’unica gioia reale che si è tolto è stata la Ligue 1 vinta con la maglia del Lille.
Da quel momento le sue qualità hanno continuato a mostrarsi a sprazzi, con tanti (spesso troppi) infortuni a limitarne le prestazioni.
Se il calciatore, al tempo, veniva paragonato al centrocampista ex Inter e Milan Clarence Seedorf, oggi dovrà dimostrare invece di poter prendere in mano il centrocampo capitolino.
Il centrale, infatti, sembra possa fare al caso di Mourinho, con il quale condivide anche la nazionalità: ancora venticinquenne, compirà gli anni tra due giorni, è in grado di ricoprire il ruolo di mezz’ala, adattandosi però anche da trequartista o da mediano.
È lecito, quindi, immaginarsi una Roma con il 3-4-2-1 con Aouar e Dybala (o Pellegrini) al servizio della punta, quindi con il portoghese vicino ad uno tra Paredes e Cristante.
Ma è possibile anche che i capitolini optino per un 3-5-2, con Paredes (o Cristante) in cabina di regia, accompagnato dalle mezzali, dove giocheranno due tra Renato Sanches, Aouar e Pellegrini.
Attenzione anche all’utilizzo di Edoardo Bove, esploso lo scorso anno e sul quale lo Special One punta moltissimo.
Ad ogni modo è probabile che il calciatore, fisico permettendo, sia più utile dalla cintola in giù: difficile credere invece che venga impiegato sulla tre quarti, dove nel corso della scorsa stagione ha giocato appena tre volte.
Adesso la palla passerà (in tutti i sensi) al campo: vedremo se Renato tornerà il crack del 2018 oppure fallirà anche quest’ultima chance.