Osimhen, maxi rinnovo a 10 milioni? Quanto incide sul monte ingaggi della rosa. L’accordo trovato tra il bomber e il Napoli stravolge gli equilibri interni
Il Napoli ha risolto il caso più spinoso della sua straordinaria estate da campione d’Italia, il contratto di Victor Osimhen. Il club azzurro, al termine di una lunghissima ed estenuante trattativa condotta in prima persona dal presidente Aurelio De Laurentiis con il procuratore del centravanti nigeriano, Roberto Calenda, ha trovato l’agognato accordo per il prolungamento contrattuale.
Il capocannoniere dello scorso campionato il cui contratto andava in scadenza il 30 giugno del 2025 ha apposto la sua preziosa firma su un rinnovo biennale, dunque fino a giugno del 2027. Il nuovo contratto dovrebbe contenere una clausola di rescissione ad una cifra molto vicina ai 150 milioni di euro.
I termini del nuovo accordo, se fossero confermate, rischierebbero di stravolgere gli equilibri all’interno della rosa a disposizione di Rudi Garcia. Il Napoli infatti ha da sempre fissato un rigoroso tetto agli ingaggi dei giocatori, in nome di un calcio sostenibile che avesse come obiettivo il rispetto dell’equilibrio del bilancio. Ma se Osimhen davvero dovesse guadagnare la cifra che circola da qualche ora, 10 milioni di euro compresi bonus e diritti d’immagine, l’architettura finanziaria costruita in questi anni potrebbe crollare in un amen.
Osimhen, maxi rinnovo a 10 milioni? Il monte ingaggi del Napoli rischia di esplodere
Tutti gli altri giocatori della rosa, soprattutto i più importanti, si sentirebbero in diritto di battere cassa avanzando la richiesta di sensibili aumenti di ingaggio. Una sorta di corsa al rialzo che può mandare all’aria la tanto sbandierata sostenibilità economica e finanziaria del club. Va però sottolineato che il presidente De Laurentiis non avesse molte alternative: per evitare l’assalto alla diligenza, vale a dire Osimhen, il patron azzurro non ha potuto far altro che accontentare il giocatore.
Dal canto suo Osimhen per rimanere a Napoli accettando il rinnovo di contratto ha rinunciato a una valanga di soldi che gli venivano offerti dalla solita Arabia Saudita, la bellezza di 40 milioni di euro a stagione. Per questo motivo il presidente neo campione d’Italia ha dovuto fare un’eccezione rispetto ai rigidi parametri economici che regolano la distribuzione degli ingaggi. De Laurentiis in questo caso si è assunto i rischi di un passo così importante e forse destabilizzante. Ma per uno come Osimhen ne valeva la pena.