Il centrocampista azzurro è vicino all’addio con la compagine francese: l’analisi della sua avventura con i parigini.
Sembra ormai volgere al termine la lunga esperienza di Marco Verratti al Paris Saint-Germain. 11 anni di militanza nel club che, in Francia, si è poi dimostrato essere il più forte e prestigioso dei nostri tempi. Lui che ha conosciuto la provincia prima di approdare nella metropoli: 4 anni al Pescara, infatti, non si cancellano né si dimenticano. Lì dove è cresciuto ed è stato plasmato dalla sapiente visione di un maestro come Zdenek Zeman.
Arrivato in Francia nel 2012, a soli 20 anni, Verratti è stato uno dei primi acquisti dell’allora nuova proprietà parigina. Soldi, investimenti e grandi giocatori per rendere il Paris Saint-Germain una squadra affermata e in grado di competere per le più importanti competizioni nazionali e continentali. Arrivato che era poco più che un bambino, Marco si è poi fatto uomo diventando una bandiera del club francese.
A 31 anni, però, la sua carriera professionale potrebbe prendere una svolta improvvisa. Sì perché il PSG è pronto a liberarsi di alcuni calciatori tra cui proprio Verratti. Su di lui suonano sempre più forti le sirene che provengono dall’Arabia Saudita e, di conseguenza, il suo vissuto in Francia potrebbe ormai essere lasciato alle spalle.
Verratti-PSG, un bilancio in chiaroscuro
Guardandosi indietro, però, sorge il dubbio di quanto sia stata effettivamente prestigiosa l’avventura parigina di Verratti. Sì perché se sul palcoscenico nazionale il Paris Saint-Germain ha dominato, con la vittoria di 9 degli ultimi 11 campionati, non si può dire lo stesso di quanto accaduto in Europa. Lo sceicco Nasser Al-Khelaifi, proprietario del club, ha investito risorse e soldi per rendere la società francese tra le più rinomate nel continente. Nonostante i grandi campioni che hanno indossato questa maglia nel corso delle ultime stagioni, il PSG non è mai riuscito ad arrivare fino in fondo in una competizione come la Champions League, dimostrando di non avere ancora quella mentalità europea fondamentale per raggiungere determinati traguardi.
Al centro di tutti questi progetti c’è sempre stato lui, Marco Verratti. Il centrocampista italiano, pur avendo grandi qualità, non è mai riuscito a trascinare la squadra come ci si sarebbe aspettato, tanto da essere poi risucchiato nell’indifferenza e nella mediocrità generale. E anche i numeri sono lì a dimostrarlo. Il mediano classe ’92 ha infatti soltanto sollevato trofei all’interno dei confini francesi dove, a dir la verità, il livello degli avversari non è del tutto stimolante ed è altresì lontano anni luce dai parigini.
Ecco perché, con il suo addio e non solo, si può parlare della conclusione di un ciclo che, alla fine, non ha portato i risultati sperati. Verratti è stato senza dubbio un ottimo centrocampista, ma che a soli 31 anni rischia di salutare il calcio europeo senza essersi tolto la soddisfazione di poter competere per qualcosa di più di una semplice Ligue 1 o Coppa francese, lasciando più quel sapore di bandiera sbiadita che di autentico protagonista e trascinatore.
Visualizza questo post su Instagram