Per la prima partita ufficiale di questa stagione del suo Milan contro il Bologna, Pioli è pronto ad attuare una rivoluzione.
Dopo la rivoluzione attuata da Gerry Cardinale, il Milan di Stefano Pioli sta disputando le ultime amichevoli prima dell’esordio in campionato del prossimo 21 agosto al Renato Dall’Ara contro il Bologna di Thiago Motta.
La squadra rossonera, dopo la vittoria ai calci di rigore contro il Monza di Raffaele Palladino nella prima edizione del ‘Trofeo Silvio Berlusconi’, ha infatti perso ieri a Milanello contro il Trento, team di Serie C che ha vinto con la rete realizzata da Sipos. I prossimi test amichevoli del Milan saranno quello di sabato contro l’ES Sahel e quello di domenica prossima contro il Novara.
La gara contro i piemontesi sarà di fatto l’ultima prova prima della gara contro il Bologna. Proprio per il match contro i felsinei, considerando anche i tanti arrivi che si sono susseguiti in questa sessione di calciomercato estiva, Stefano Pioli è al lavoro per ‘aggiustare’ il suo Milan.
Milan, ecco le idee di Stefano Pioli per la prima gara di campionato contro il Bologna di Thiago Motta
Nel corso di queste amichevoli estive, come riportato dal quotidiano sportivo italiano ‘La Gazzetta dello Sport’, infatti, il Milan non ha preso gol solo contro il Lumezzane. Il tecnico sa benissimo che deve lavorare sul proprio reparto difensivo, in attesa che le prestazioni di un giocatore chiave come Tomori ritornino al top.
Stefano Pioli, di fatto, ha inserito Krunic come perno centrale del 4-3-3, schierando così un centrocampista che si abbassa, tanto da poter essere considerato un terzo difensore centrale. Il secondo nodo da sciogliere per l’allenatore che ha riportato il ‘Diavolo’ a vincere lo Scudetto, invece, riguarda il reparto offensivo, visto il solo gol segnato su azione in questa pre-season estiva.
La cosa che sta preoccupando di più Stefano Pioli, almeno per il momento, è sicuramente quello che riguarda la manovra offensiva, anche se c’è ancora tempo per cercare di migliorarla. Il tecnico rossonero ha infatti ben 11 giorni a disposizione per lavorare con l’intero parco giocatori. In questo lasso di tempo, di fatto, l’ex allenatore di Lazio ed Inter avrà l’occasione sia di poter inserire Musah nel suo undici titolare che capire se Samuel Chukwueze è in grado di dare subito una mano.