Javier Zanetti lancia una frecciata a Romelu Lukaku: il vicepresidente dell’Inter usa parole durissime nei confronti del belga
Cinquant’anni e non sentirli, 28 dei quali trascosi con l’Inter, prima da calciatore, diventandone il capitano ed un motorino instancable sulla fascia destra, poi vicepresidente. Javier Zanetti è una vera e propria bandiera dei nerazzurri, una delle ultime. Fedeltà a due soli colori da quando, nel 1995, arrivò acquistato da Massimo Moratti.
Ha vinto praticamente tutto, dagli scudetti fino ad essere uno degli eroi del Triplete, giocando praticamente in ogni zona del campo. “Sono un professionista felice anche per la riconoscenza della gente” ha detto alla Gazzetta dello Sport che l’ha intervistato proprio alla vigilia del suo 50mo compleanno.
“Lavoro con e per la squadra, sono una risorsa che lavora dietro le quinte; pensando sempre alla crescita del club anche per i progetti sociali in Fifa e Uefa“. Zanetti ha poi affrontato temi di “campo”, a partire da quanto accaduto nella finale di Champions League. “Siamo fieri di noi, è mancata un po’ di fortuna ma abbiamo giocato con coraggio ed alla pari” ha spiegato Zanetti che ha utilizzato parole d’elogio per Simone Inzaghi. “La tranquillità è la sua caratteristica principale, la forza di insistere e non dubitare nel lavoro che aveva Gigi Simoni” ha sostenuto.
Zanetti, da Lautaro a Lukaku: l’attacco al belga
Da un argentino all’altro, la fascia da capitano è ora al braccio di Lautaro Martinez. “Sono felice per il suo cammino, riesce a dare l’esempio con senso di appartenenza e con più responsabilità deve ora confermare la sua leadership” ha sostenuto l’ex capitano che ha analizzato anche il tema Lukaku.
“Da lui ci aspettavamo un altro tipo di comportamento per quello che ha fatto per lui l’Inter sia come uomo che come professionista” ha tirato giù duro Zanetti. “Bastava dirlo per tempo dove voleva andare, niente e nessuno è più grande del club” ha aggiunto.
“Tractor”, così com’era soprannominato, nel suo album delle gare più emozionanti ha messo di diritto la finale di Madrid, con l’Inter che battè il Bayern Monaco per 2-0 laureandosi Campione d’Europa, ma anche l’addio contro la Lazio nel 2014.
Messi o Ronaldo il fenomeno? Zanetti, non potendo scegliere, indica in Zidane il più forte con cui abbia mai giocato mentre il talento inespresso ha un nome ed un cognome ben preciso, Alvaro Recoba che “non ha espresso la sua grandezza“, mentre Maicon e Taribo West i più simpatici.
Zanetti è anche capofamiglia, padre di tre figli che hanno una doppia identità, italiana ed argentina “bellissima”. Ed il suo futuro? Naturalmente all’Inter.