Il giovane talento biancoceleste si giocherà le sue carte all’Empoli per poi tornare alla Lazio da protagonista: la situazione.
Matteo Cancellieri e i timori del passo indietro. La carriera del giovane attaccante esterno sembrava aver preso l’ascensore verso le stelle nell’estate del 2022 quando dopo appena una dozzina di presenze con l’Hellas Verona, la Lazio ha deciso di acquistarlo in prestito con obbligo di riscatto. Uno scenario inaspettato per uno cresciuto nelle giovanili della Roma e debuttante in A con la maglia degli scaligeri.
Poche apparizioni ma evidentemente tanto buone da convincere la Lazio ad investire su di lui. Poi l’Italia Under 21 e il debutto anche con la Nazionale maggiore di Roberto Mancini. Un’ascesa incredibile in una sola stagione, eppure al termine del campionato 2022/23 i biancocelesti si sono fatti da subito molto chiari col talento classe 2002: poco spazio e possibilità di andare in prestito per giocare con più continuità.
Effettivamente con una Lazio nuovamente in Champions League dopo oltre 10 anni a Sarri serve una squadra pronta e quadrata sia mentalmente che fisicamente, per scendere in campo in palcoscenici sempre più prestigiosi. Cancellieri, dunque, non è ancora fatto di quella pasta ed è stato girato in prestito all’Empoli. Quale miglior club per mettersi in mostra ed esplodere definitivamente se non la compagine toscana, da sempre abituata a lavorare egregiamente coi giovani italiani!?
Cancellieri, un passo indietro per risalire
Ecco che, dopo l’anno da apprendista alla Lazio, Matteo Cancellieri vuole recuperare il tempo perso e puntare a consacrarsi nel nostro campionato. Empoli non poteva che essere la scelta migliore possibile. Sì perché in una squadra che negli ultimi anni ha saputo lanciare grandi calciatori, Cancellieri è pronto a ricalcare le orme dei suoi predecessori. Le qualità ci sono tutte, ma c’è da trovare quella continuità di rendimento che è fin troppo spesso la pecca principale dei giovani giocatori.
In Toscana ci sono tutte le condizioni ideali per far sì che il classe 2002 trovi finalmente la sua dimensione. Ambiente tranquillo, poche pressioni, possibilità di sbagliare e tifo sempre presente quanto appassionato. Niente di più favorevole per sviluppare le qualità di un giovane talento. Ecco quindi che in questo contesto Cancellieri è pronto a sgasare sulle corsie esterne e a ubriacare di dribbling gli avversari, con un solo obiettivo in mente: tornare alla Lazio non più nel ruolo di apprendista, ma bensì di protagonista assoluto.
