Mourinho riaccende la polemica: “Taylor doveva chiedere scusa”

José Mourinho ha riacceso le polemiche arbitrali legate alla scorsa finale di Europa League: il duro messaggio rivolto a Taylor.

E’ un José Mourinho come al solito schietto e molto diretto quello che si racconta senza filtri nell’intervista concessa al “Corriere dello Sport”, dove si è tornati a parlare anche della finale di Europa League. Una partita accompagnata da una lunga striscia di polemiche, riaccese dallo stesso tecnico portoghese con un duro messaggio verso Taylor.

Mourinho, tutta la verità sulla finale di Europa League
José Mourinho, tecnico della Roma (LaPresse) – TVPlay.it

La sconfitta di Budapest brucia ancora alla Roma, in particolare Mourinho che contro il Siviglia ha perso la sua prima finale europea dopo cinque successi consecutivi. Un risultato però, secondo l’allenatore e non solo, condizionato da un grave errore del fischietto inglese che non avrebbe concesso un evidente calcio di rigore ai giallorossi.

Nello specifico un tocco di mano in area, ritenuto regolare dal direttore di gara che non ha nemmeno rivisto le immagini al VAR. L’episodio ovviamente ha scatenato la rabbia e le proteste dello Special One, letteralmente una furia in campo e soprattutto nel post-partita dove, nel parcheggio dello stadio, si è lasciato andare a un violento sfogo.

Taylor, nuovo attacco di Mourinho: la verità su Budapest

Per le prime quattro partite dalla fase a gironi di Europa League la Roma non avrà in panchina José Mourinho, squalificato dalla UEFA dopo i fatti di Budapest. L’organo europeo ha condannato pesantemente il comportamento dell’allenatore che però continua a difendersi e fornisce una versione inedita della discussa vicenda.

Mourinho, cosa è successo con Taylor
Anthony Taylor, nuovo attacco di Mourinho (LaPresse) – TVPlay.it

Il caso Taylor è tornato d’attualità dopo le sorprendenti dichiarazioni di Mourinho che ha rivelato pieghe diverse di cosa è successo quella sera. Una serie di retroscena che in qualche modo cambiano la prospettiva delle cose e offrono un quadro più completo della situazione, svelando pubblicamente anche alcuni aspetti finora tenuti nascosti.

Per esempio il fatto che le offese dello Special One non erano rivolte direttamente all’arbitro inglese: “Taylor non c’era nel garage, è rimasto dentro lo stadio e il giorno dopo l’hanno trovato all’aeroporto. C’erano il quarto uomo, gli assistenti, Rosetti, Webb e il direttore tecnico degli arbitri di Premier. Non sono stato elegante ma non ho insultato nessuno. “Fucking disgrace” è molto simile all’esclamazione italiana “caz..”. Ho chiesto a Rosetti se era rigore ma non mi ha risposto, poi ho fatto la stessa domanda a Webb e mi ha detto che era rigore. Mi sarebbe piaciuto sentire queste parole anche da Taylor, doveva ammettere l’errore, chiedere scusa e sarebbe finita lì”.

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