L’Inter attacca la Juventus per la trattativa con Romelu Lukaku: secondo i nerazzurri, da Torino avrebbero violato le regole Fifa
Romelu Lukaku alla Juventus; è una trattativa di cui si parla da giorni ormai, con la settimana decisiva che potrebbe essere proprio questa per la definizione del grande affare. Attorno al calciatore belga è accaduto praticamente di tutto in questa estate bollente; è ormai un vero e roprio tormentone, una sorta di telenovela che sembra essere arrivata agli ultimi episodi.
Ma non mancano i colpi di scena e sembra proprio che anche stavolta possano accadere. Le tifoserie sono spaccate, con i nerazzurri che ormai lo hanno bollato come traditore, figuriamoci quando lo vedranno con la casacca bianconera indosso; i juventini, invece, non hanno mai amato Lukaku ed i recenti fatti di coppa ne hanno solo aumentato l’acredine.
Ed ora un nuovo giallo sta coinvolgendo le due formazioni, con tanto di irritazione da parte dell’Inter e la Juve costretta a correre ai ripari. Alcune ricostruzioni, infatti, hanno indotto i nerazzurri all’irritazione per quanto riguarda le tempistiche.
L’Inter accusa la Juve: comportamento scorretto su Lukaku
Sembra, infatti, che la Juve abbia iniziato a pensare a Lukaku addirittura lo scorso marzo, dopo le indicazioni di Allegri alla sua dirigenza. Una trattativa anzi, i primi contatti, portati avanti quindi da Manna, con Giuntoli che ha solo raccolto l’eredità di quanto fatto dal dirigente ed attuale braccio destro del ds.
Addirittura il sì del centravanti belga alla Juve sarebbe giunto già dopo la finale di Champions League, pochi giorni dopo la bruciante sconfitta con il Manchester City. Una situazione che avrebbe spiazzato l’Inter, anche perché proprio all’indomani della finale Lukaku sui social aveva lanciato un vero e proprio grido di battaglia, con un eloquente “torneremo a combattere con la speranza di raggiungere il momento in cui scrivere la storia“.
Una situazione che, ovviamente, non ha gradito l’Inter, addirittura pronta a rivolgersi nelle sedi opportune considerato come il bomber belga fino al 30 giugno fosse un tesserato nerazzurro. E le norme federali, a tal riguardo, sono chiare; è vietato contattare un calciatore sotto contratto con un club senza darne conto alla società di appartenenza.
La Juve, però, ha respinto al mittente tutte le accuse; i bianconeri, infatti, sostengono come i contatti con il centravanti siano iniziati a luglio, quando era sotto contratto con il Chelsea per il fine prestito con l’Inter. In casa Juve, sono quindi tranquilli di come siano stati rispettati e tempi e, soprattutto, come sia stato fatto tutto in regola.